Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Per Roberto Vecchioni bisognerebbe istituire l’ora di Ecologia togliendo spazio anche alle materie umanistiche

L’ecologia dovrebbe essere trattata nelle aule come una materia scolastica. Questa è la proposta lanciata dall’insegnante e famosissimo cantautore Roberto Vecchioni durante la puntata del 21 aprile scorso di Ci vuole un fiore, trasmissione condotta da Francesco Gabbani su Rai1.

Cosa può fare la scuola per educare le nuove generazioni al Green? Roberto Vecchioni, che ha un passato da insegnante di liceo, ha interagito col conduttore improvvisando una simpatica e divertente interrogazione, nel corso della quale ha affrontato il tema della sostenibilità.

La scuola può fare moltissimo. Innanzitutto l’ecologia dovrebbe essere una materia fissa a scuola. Togliamo pure un po’ di spazio a certe cose dell’Umanesimo, lo dico a mio discapito. La cosa più importante di tutte è che si capisca in che mondo siamo e in che mondo saremo

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

In altre parole, l’autore di Chiamami ancora amore, vincitore del Festival di Sanremo nel 2011, vorrebbe che l’insegnamento dell’ecologia avesse la precedenza anche su determinati temi e argomenti inerenti le materie umanistiche. Nonostante questa sua convinzione, Vecchioni è ugualmente consapevole che una simile prospettiva sia tutt’altro che realizzabile:

«La scuola non può farlo. La scuola italiana, che ha i più grandi professori del mondo, lo so, ha gente che fatica in maniera incredibile, è una Cenerentola, è trattata malissimo, non ha mezzi, non ha niente, non ha programmi unitari. Non c’è modo di trovarsi in nessuna maniera. E quindi siamo indietro, così indietro che l’ecologia arriva di striscio, da un angolo, e i ragazzi la vedono passare davanti e non possono fermarla».

Il professore si è anche esibito in una performance di “Sogna, ragazzo, sogna”, per quanto, secondo lui, i sogni avanzano con l’età, e i vecchi si permettono di farlo più spesso dei ragazzi.

Per quanto riguarda la tematica dell’ecologia, già nella scuola primaria si sta trattando l’argomento in apposite sezioni durante le varie unità di apprendimento dei sussidiari. Ad esempio in Sottosopra, sussidiario per le classi prima, seconda e terza, il percorso tematico W L’ECOLOGIA consente agli studenti di approfondire la conoscenza dell’ecosistema, delle specie animali e vegetali, e di sviluppare una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela dell’ambiente. Attraverso attività interattive, esercizi pratici e stimolanti, i bambini imparano a comprendere i legami tra gli esseri viventi e l’ambiente circostante, sviluppando una mentalità ecologica e acquisendo competenze utili per diventare cittadini responsabili.

SOTTOSOPRA

Scopri il nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria con il percorso tematico W L’ECOLOGIA

LA “BELLEZZA” DA INSEGNARE

«Si impara soffrendo, stando dentro le cose, vivendole in pieno. La sofferenza è fondamentale nella vita umana, bisogna imparare a conviverci. Quando si insegna ad un ragazzo la grammatica e la letteratura greca, si insegnano espressioni sterminate. Quando escono i giovani dalla cerimonia della scuola, chi ha una preparazione solida sa rispondere alla vita, fatta di sfumature: non di bianco e nero. Se si sbaglia una parola, anche in amore, si rischia di non essere compresi».

Al congresso nazionale Uil scuola, Roberto Vecchioni ha insistito sulla necessità di insegnare il bello agli studenti: il dolore e l’umanità che sono all’ombra di un’opera di Michelangelo, ma che ne sublimano l’arte per renderla eterna. In questo concetto si schiude anche l’importanza dell’ecologia, affinché anche i giovani comprendano e imparino ciò che c’è di “bello” nel nostro mondo, al fine di preservarlo e di custodirlo nel futuro che li attende.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X