Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

“Se non avete capito, chiedetemi di rispiegare anche mille volte”: quando l’educazione passa dalle parole dell’insegnante

Molto spesso guardiamo agli insegnanti come a delle figure il cui compito è soltanto quello di trasmettere delle nozioni, ma in realtà il loro ruolo è molto più importante. Spesso basta cambiare il proprio approccio nei confronti degli alunni, o anche partire dalle parole giuste. Lungi dall’essere soltanto sequenze di suoni e lettere, le parole giuste possono fare la differenza nel percorso e nella crescita degli studenti, ma anche mostrare qual è il vero ruolo degli insegnanti nella loro vita.

Educare con l’esempio, educare con le parole

Nell’introduzione abbiamo parlato del potere delle parole nella crescita degli studenti, soprattutto quando a pronunciarle è un insegnante consapevole. In realtà, sono due le vie per cui passa l’educazione:

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024
  • Da una parte, c’è l’esempio. Non si parla soltanto di “fare un esempio” o “essere d’esempio” con comportamenti adeguati nelle situazioni del quotidiano. Al contrario, educare mediante l’esempio vuol dire essere autentici e mettersi continuamente in gioco, così da arrivare davvero ai bambini.
  • Dall’altra parte, ci sono le parole. Quelle di un insegnante hanno un enorme potere sul percorso di crescita degli studenti: una parola giusta può indirizzarli sulla via del futuro, ma una parola sbagliata può distruggere tutta la strada fino a quel momento.

Gli insegnanti devono essere consapevoli delle potenzialità contenute negli esempi e nelle parole. Da un lato, mettersi in discussione consente di autoeducarsi prima di educare gli altri, e durante; dall’altro, conoscere il potere delle proprie parole è il primo passo per utilizzarle con saggezza.

La missione dell’insegnante

Così come le parole dell’insegnante hanno un grande potere sugli studenti, la stessa figura dell’insegnante è fondamentale nel loro percorso di vita. Fare l’insegnante è un mestiere, certo, e come tale richiede professionalità e preparazione. Ma essere un insegnante vuol dire crescere insieme ai propri alunni, riuscire ad affrontare le proprie paure e trovare la forza di cambiare, se necessario.

Per questa ragione, dedicarsi all’insegnamento è come una missione: consente di mettersi in discussione e di ritrovare se stessi nei propri studenti, dei quali si diventa guide. I due pilastri che abbiamo visto prima, l’esempio e le parole, diventano qui fondamentali per un insegnamento di qualità, ma costituiscono soltanto una base solida per il lavoro dell’insegnante. Il suo compito non è soltanto quello di trasmettere delle nozioni ma, oltre a questo, è quello di entrare con rispetto nel mondo interiore di un bambino per aiutarlo a sbocciare. Un maestro di vita, insomma.

Insegnante maestro di vita, con le parole giuste

E proprio di maestro di vita parla anche Vincenzo Schettini, l’insegnante di fisica che ha fatto appassionare migliaia di follower alla sua materia. Secondo il docente, limitarsi a trasmettere delle nozioni non permette di entrare in sintonia con l’interiorità degli studenti, di incuriosirli e ispirarli. Si tratta di un mero compitino da una parte e dall’altra, una tendenza che rappresenta l’opposto di un ambiente positivo e stimolante. In fondo, si ritrovano le stesse preoccupazioni nel giovane studente Edoardo Prati, che ogni giorno appassiona i suoi follower con la letteratura. Non ha senso insegnare soltanto per prendere lo stipendio: quello dell’insegnante non è un mestiere come gli altri, lo abbiamo visto, ma un ruolo che vive della passione di chi lo esercita.

Attraverso l’esempio e, soprattutto, con le parole giuste un insegnante può fare la differenza nella vita dei suoi alunni, aiutandoli a crescere. E non solo dal punto di vista intellettuale, ma anche da quello emotivo e sociale. Dire “se non riesci a capire fammi la stessa domanda, più e più volte, perché vuol dire che non ho spiegato bene” sembra quasi banale, ma non lo è. Vuol dire infatti trasmettere una lezione che va oltre le semplici parole, vuol dire: siamo qui insieme, faremo questo percorso insieme.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X