La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Vedo i giovani che vogliono tutto e subito ma non hanno più un riferimento

Il rapper Marracash, intervistato dal quotidiano La Stampa link esterno, ha presentato il suo ultimo album di inediti ma, allo stesso tempo, ha affrontato il rapporto dei giovani con il successo e con il fallimento.

Dietro agli artisti che non riescono a reggere le pressioni dovute alla notorietà, sostiene Marracash, c’è una società della quale troppo spesso si sottovaluta l’impatto sulle nuove generazioni. Già a partire dalla scuola.

L’apparenza dei social

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Noto per la sua musica non banale, in un panorama artistico che spesso si rivela privo di profondità, Marracash si mostra da subito consapevole di ciò che ha intorno. Il suo album “È finita la pace” mostra come sia ancora possibile distanziarsi dagli stereotipi contemporanei senza perdere in identità.

E proprio l’aderenza ai dettami e alle mode della società, veicolati dai social media, sta al centro dell’intervista concessa dal rapper alla Stampa. Queste le sue parole:

I social hanno un ruolo gigantesco, sono il contrario della libertà perché non permettono di essere autentici. Siamo diventati algoritmi noi stessi. Per fare questo disco mi sono chiuso in una bolla senza social, senza nulla e ho osservato.

Al di là della nostra bolla personale, ossia un sistema di relazioni entro il quale troviamo un senso di appartenenza, ce ne sono molte altre. E il caso dei social è emblematico.

Il problema del successo

Fra le sirene che attraggono tantissimi giovani, una delle più pericolose è senza dubbio quella del successo, che spesso spinge gli artisti oltre i loro limiti. Marracash parla proprio del momento in cui il rapporto con il successo diventa tossico e impossibile da gestire, soprattutto quando si manifesta tramite gli hater online. Il rapper confessa:

Conosco molti colleghi che vivono il successo molto male. La realtà è che i ragazzi non sanno più a chi dar retta e un hater che li sfotte è capace di mandarli al manicomio.

Si tratta di un problema che assume caratteristiche generazionali e che non colpisce soltanto gli artisti o i colleghi di Marracash. Oggi infatti è noto come i giovani non abbiano più punti di riferimento che permettano di agire in modo consapevole.

E la scuola gioca un ruolo cardine in questa dinamica: secondo Umberto Galimberti, per esempio, la scuola istruisce ma non educa, mentre Eraldo Affinati punta il dito contro il disinteresse da parte dei docenti nei confronti dei loro alunni. Alunni che non sono tuttavia esenti da responsabilità, ma risentono delle influenze di una società sempre più veloce e superficiale.

I giovani senza più un modello

Il problema del successo è quindi, nelle parole di Marracash ma anche nel dibattito scolastico, un problema di riferimenti. Molti giovani artisti si concentrano sul successo immediato e su poco altro:

I ragazzini che fanno due dischi e si sparano le pose con gli orologioni, le macchinone, le griffe, i party e quattro autori che scrivono per tutti i cantanti sembrano infischiarsene di ciò che succede nel mondo. Quando noi abbiamo cominciato volevamo durare nel tempo mentre le nuove generazioni vivono con l’ansia del tutto e subito.

Una critica lucida che chiama in causa non solo i giovani, ma anche la società all’interno della quale è impossibile trovare riferimenti positivi. Si tratta di un contesto che rende estremamente più importante il ruolo della scuola, che ha il compito di agire a molte e affrontare alla radice questi problemi. A partire da una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, e delle proprie responsabilità.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Il disagio giovanile nasce dall’educazione ricevuta in famiglia, dove troppo spesso i genitori, invece di ascoltare i figli, preferiscono criticare gli insegnanti

disagio giovanile

Di fronte a quella che sembra una vera e propria escalation di violenza fra giovani e giovanissimi, non è semplice trovare risposte soddisfacenti. Prova a dare una lettura di questo fenomeno il sociologo e psichiatra Paolo Crepet, intervenuto sul quotidiano Il Nord Est , e individuare una serie di cause. Fra queste, la più profonda riguarda senza dubbio l’influenza dei genitori e il modo in cui, piuttosto che educare i…

Bisogna vietare i social ai più giovani e ritornare all’alfabetizzazione riscoprendo la scrittura a mano

vietare i social ai più giovani

Uno dei dibattiti più sentiti all’interno del contesto scolastico, e non, è senza dubbio quello riguardante l’uso della tecnologia fra bambini e adolescenti. Se infatti alcuni vedono nei dispositivi digitali un valido strumento per l’educazione, altri invece mettono in guardia dalle conseguenze di un loro abuso. La scrittrice Susanna Tamaro, in una recente intervista su Vanity Fair , ha fatto proprie alcune delle preoccupazioni riguardanti la tecnologia, avanzando anche una…

Cos’è lo Spaced Learning e perché può migliorare l’uso del tempo in classe

spaced learning

Una delle innovazioni più interessanti nel campo dell’educazione riguarda il cosiddetto spaced learning, una metodologia educativa che riguarda un uso strategico del tempo di apprendimento. Si tratta infatti di un approccio che promette di potenziare il ruolo della memoria a lungo termine ma, allo stesso tempo, di migliorare la parte applicativa delle conoscenze teoriche. Vediamo di cosa si tratta, e se davvero è può massimizzare l’efficienza del processo educativo. Cos’è…

Il 50% degli studenti diplomati è senza competenze adeguate. Lo dice l’Istat

senza competenze adeguate

L’ISTAT ha pubblicato il report “I giovani nelle città metropolitane: la fragilità dei percorsi educativi nei contesti urbani”. In particolare, l’indagine dell’istituto di statistica si concentra sulle prestazioni scolastiche degli studenti italiani che frequentano la scuola secondaria di secondo grado. Come ci si può aspettare, i risultati sono altalenanti ma, ancora una volta, mostrano un’Italia spaccata in due. Italia spaccata in due Secondo il report pubblicato dall’ISTAT , infatti, c’è…

Le nuove parole usate dai giovani su TikTok entrano nel dizionario Treccani

nuove parole usate dai giovani

Una lingua naturale è un sistema vivo che contribuisce ai cambiamenti della società e da essi è influenzato. Questa dinamica vale anche nel caso dei social media, per esempio TikTok, che spesso contribuiscono ad arricchire l’italiano con nuovi termini utilizzati da migliaia di persone. Lo ha sancito anche la Treccani, che nella sua enciclopedia ha voluto includere alcuni dei termini più diffusi sulla piattaforma. La cultura si sviluppa sui social…

Il ceffone dato per educare è un falso mito da sfatare. La vera educazione è sostituire lo schiaffo con la parola

ceffone

I bambini sono noti per la loro energia e la voglia di giocare, una tendenza che può sfociare in capricci, disobbedienza e mancanza di rispetto per le regole. Al loro comportamento può anche aggiungersi la fatica accumulata dai genitori durante il giorno, che rischia di portare a reazioni esagerate da entrambe le parti. All’improvviso, insomma, un genitore può ricorrere al cosiddetto “schiaffo educativo”. Ma siamo sicuri che sia una buona…

Il Giorno della Memoria nella scuola primaria, alcune attività da fare in classe

giorno della memoria

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, in ricordo del genocidio del popolo ebraico commesso dal Nazifascismo. Si tratta di una giornata internazionale dedicata alle riflessioni sulla Shoah e sui temi della discriminazione, del razzismo, della solidarietà. Il ricordo di quanto successo durante la seconda guerra mondiale è parte importante delle attività scolastiche del mese di gennaio. In particolare, la scuola primaria ha l’opportunità di avvicinare gli alunni…

Dietro un 5 c’è uno studente da 8 o 9 che si è accontentato

studente da 8

L’idea che un docente abbia il solo compito di spiegare un argomento e verificare le competenze di uno studente è ormai radicata nel passato della scuola. Com’è giusto che sia, oggi un insegnante è anche un maestro di vita che ha l’obiettivo di spronare i suoi alunni a dare il meglio di sé. Soprattutto quando sono essi stessi a non vedere le loro potenzialità. Di recente il docente e influencer…

Come spiegare la Shoah ai bambini

Shoah ai bambini

La Shoah è uno degli eventi più drammatici che hanno segnato il ventesimo secolo, e le cui ripercussioni si possono rilevare ancora oggi. Sono state tantissime le iniziative che negli anni hanno cercato di mantenere vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, come l’istituzione del Giorno della Memoria e i tanti progetti dentro e fuori la scuola italiana. Detto questo, com’è possibile commemorare il Giorno della Memoria nel contesto…

Gruppo Editoriale ELi, leader di mercato nell’editoria scolastica per la scuola primaria e unico produttore di giochi didattici in Italia

gruppo editoriale eli leader

Il Gruppo Editoriale ELi da quasi 50 anni realizza libri e materiali didattici per alunne e alunni delle scuole dell’obbligo del sistema italiano: la ELi è infatti leader nazionale nel settore della Scuola Primaria, mentre ha importanti quote di mercato in alcune materie della Scuola Secondaria, tanto di Primo quanto di Secondo grado, come le lingue straniere o l’enogastronomia. Il Gruppo ELi è anche l’unico gruppo editoriale didattico italiano a…

great

Novità Invalsi 2025

X