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La preside ai genitori: “Non fate drammi per i voti dei vostri figli, tra loro c’è un artista che non ama la matematica e uno sportivo che non parla bene l’inglese”

Come ogni anno, la consegna delle pagelle vede studenti speranzosi, o rassegnati, e genitori in trepidante attesa. Anche quando si tratta del primo quadrimestre, l’arrivo delle valutazioni segna l’inizio di un periodo di bilanci e conclusioni, in cui i voti rischiano tuttavia di diventare l’unico metro di giudizio dei ragazzi.

Per questa ragione, una dirigente scolastica di Modena ha deciso di scrivere una lettera ai genitori, invitandoli a non scoraggiarsi per le eventuali aspettative disattese. Un voto non è che un semplice numero che valuta una specifica situazione, e non può mai definire il valore di uno studente.

La lettera della DS

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Pubblicata sul registro elettronico dell’IC 8 di Modena, e diffusa dal quotidiano La Repubblica link esterno, la lettera di Flavia Capodicasa contiene un messaggio che tutti vorrebbero leggere, soprattutto all’inizio di un periodo che può aumentare lo stress degli studenti e delle famiglie. Eccolo qui riportato:

Cari genitori, a breve riceverete le pagelle dei vostri figli. Ricordate che tra di loro potrebbe esserci un artista che soffre per matematica, un matematico che proprio non capisce perché studiare le poesie e Leopardi, un super sportivo che parla inglese con difficoltà. Quindi se i loro voti non dovessero rispettare le vostre aspettative, non facciamone un dramma. I vostri figli sono stupendi e faranno grandi cose nella vita. Hanno solo bisogno di essere amati e incoraggiati.

In un periodo storico caratterizzato dall’ossessione per il rendimento scolastico di una parte della società, famiglie comprese, un messaggio del genere non è soltanto rassicurante, ma rincuorante.

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Un messaggio necessario

Dopo la lettera inviata ai genitori, la preside dell’istituto modenese è stata intervistata dal quotidiano Il Resto del Carlino link esterno. Dalle sue parole, emerge la consapevolezza di una scuola che non è soltanto un luogo in cui sviluppare conoscenze, bensì un ambiente in cui imparare a crescere. Quanto alle ragioni che hanno spinto la DS a scrivere quella lettera, è lei stessa a chiarirle:

Ho voluto ricordare ai genitori l’importanza di incoraggiare i propri figli indipendentemente dal voto, per instaurare un’alleanza educativa sempre più positiva tra scuola e famiglie.

Detto in altri termini, è fondamentale supportare gli alunni e farli sentire accolti al di là delle valutazioni scolastiche, soprattutto in quei momenti carichi di preoccupazione. Di fronte ai voti assegnati dagli insegnanti, è compito delle famiglie comprendere i punti di forza e le passioni dei ragazzi, così da valorizzarne al meglio i talenti e il percorso di crescita.

Scuola e famiglia

L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente in cui i ragazzi possano sentirsi accolti, supportati e incoraggiati a sviluppare i propri talenti. La valutazione è importante, certo, ma lo è anche il ruolo dei genitori: lungi dal porsi in contrapposizione con la scuola, come spesso purtroppo accade, le famiglie svolgono un ruolo importantissimo per il percorso degli studenti. Come la stessa Flavia Capodicasa ricorda:

Parliamo di ragazze e ragazzi che, giorno dopo giorno, stanno scoprendo la propria identità, ed è essenziale che le famiglie li accompagnino in questo percorso di crescita.

Parole come quelle della preside dell’IC 8 di Modera ricordano l’importanza della valutazione e, allo stesso tempo, esortano a guardare oltre l’aridità di un numero o di un giudizio. La scuola è fatta anche di questi ultimi, certo, così com’è fatta di studenti che in quelle aule imparano a conoscere e a conoscersi.

Magari, come dice la dirigente scolastica, senza farne un dramma.

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