Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
LETTURE

La proposta di legge per “far diventare la lettura un piacere e non un obbligo”: leggere in classe ogni giorno per 15 minuti un libro in silenzio

È di qualche giorno fa la notizia della presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Consiglio Regionale della Toscana Cristina Giachi che ha presentato una proposta di legge per introdurre la pratica della lettura libera nelle scuole.

In sostanza la proposta prevede che, ogni giorno, per almeno 15-20 minuti, gli studenti possano leggere in modo individuale un libro scelto da loro e portato a scuola.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio all’interno dell’orario scolastico, con un monte ore assegnato, che possa incoraggiare i giovani lettori ad appassionarsi alla narrativa, promuovendo una lettura per piacere e non per obbligo o compito.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Spiegando le motivazioni che hanno dato vita a proposta di legge regionale, Giachi ha ricordato quanto fatto in Norvegia nel 2014 dall’istituto professionale di Haugaland, dove ogni giornata scolastica partiva sempre sempre con la lettura di libri, riviste e fumetti scelti autonomamente dagli studenti.

Inoltre una lettura in silenzio e individuale può diventare un ottimo esercizio per allenare gli alunni a mantenere alta la concentrazione e l’attenzione, altro tasto dolente dei nostri alunni nativi digitali, caratterizzati da incostanza e difficoltà nel restare focalizzati su un unico stimolo.

Senza conoscere questa proposta di legge, lo scorso novembre ho iniziato a proporre un’attività simile nella classe terza dove insegno italiano: partendo da una parziale insoddisfazione nei confronti del volume di letture che era stato adottato, ho chiesto a ciascun alunno di portare un libro di genere fantastico da casa che avremmo letto in classe ad alta voce.

L’idea è stata accolta subito con entusiasmo, ognuno ha portato un libro di proprio gradimento e in ogni lezione abbiamo iniziato a ritagliarci quindici minuti di lettura ad alta voce. Nessun esercizio di comprensione, nessuna scheda, nessun compito: semplicemente un momento di lettura condivisa, durante il quale far lavorare l’immaginazione e imparare tante parole nuove.

Questa abitudine, giorno dopo giorno, è entrata nella routine scolastica; così gli alunni hanno iniziato a chiedere in modo spontaneo: “Maestra, posso portare un libro? Leggiamo una storia, maestra?”

E ancora: “Sai maestra che sono andata in biblioteca a prendere un libro? Ho chiesto a mia mamma di comprarmi un libro: lo posso portare a scuola?”

Musica per le mie orecchie.

La cosa che mi ha colpito maggiormente è stato proprio l’entusiasmo da parte di ciascun alunno e l’attenzione dimostrata da tutti, anche quelli più “peperini” che in questo magico momento diventano uditori attenti e motivati.

In vista delle future proposte di adozioni dei testi scolastici, in questi giorni ho iniziato a consultare i vari siti delle case editrici e mi sono imbattuta nel nuovo sussidiario delle letture di quarta e quinta Missione Compiuta link esterno, un volume edito da La Spiga del Gruppo Editoriale ELI.

Le autrici ho letto che sono state per molti anni insegnanti e hanno collaborato con numerosi specialisti nell’ambito della didattica e della logopedia.

Il sussidiario dei linguaggi privilegia e incoraggia il piacere della lettura e il coinvolgimento emotivo di ciascun bambino. Lavora sull’ascolto e sulla comprensione, sulla lettura e comprensione, sulla riflessione linguistica e sulla produzione, fornendo un volume delle verifiche e diversi esempi di autovalutazioni.

La struttura del volume è fluida perché permette di trattare diverse tematiche e differenti tipologie testuali: la scelta antologica dei brani è molto attuale e vengono forniti preziosi consigli di lettura di libri “imperdibili”.

Le due autrici, inoltre, terranno mercoledì 15 marzo dalle 17:00 alle 18:00 un webinar dal titolo “Comprendere e amare la lettura: missione impossibile?”

Durante il webinar, attraverso esempi concreti, le due autrici proporranno alcuni suggerimenti per:

  • sollecitare la curiosità degli alunni suggerendo la lettura di alcuni libri “imperdibili”;
  • scoprire come la lettura aiuti a scoprire se stessi, gli altri, la realtà che ci circonda;
  • comprendere come le parole possano trasformarsi in immagini che ci aiutano a comprendere diverse situazioni quotidiane;
  • Sviluppare l’intelligenza visiva per riassumere, scrivere, capire le regole della grammatica.

Il webinar è gratuito ed rivolto agli insegnanti di Scuola Primaria; al suo termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Io, nel frattempo, non vedo l’ora di scoprire quale nuovo libro mi porteranno questa settimana i miei alunni e verso quali mete partiremo insieme…

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X