La rivista per la scuola e per la didattica
VALUTAZIONE

L’importanza della valutazione in itinere che la pedagogia contemporanea vorrebbe abolire

Lo scopo della valutazione non è quello di classificare gli alunni, ma quello di capirli e aiutarli nel percorso della loro formazione, attraverso esperienze di apprendimento significative, per permettere a tutti di sviluppare nel miglior modo possibile le loro capacità, intelligenze e attitudini.

Quando valutare: prima, durante, dopo

  1. La valutazione formativa, prima di tutto, serve per accertare qual è la situazione iniziale degli alunni. Ha una funzione diagnostica: ciò permette di comprendere quali attività sono più utili per quel gruppo classe.
  2. La valutazione si esercita poi durante tutto il processo educativo, per approfondire la conoscenza degli alunni e per migliorare in modo costante la progettazione dell’attività didattica.
  3. Infine, alla conclusione dell’anno scolastico, si effettua la valutazione sommativa, in cui si evidenziano i risultati raggiunti e il quadro della situazione finale sia di ciascun alunno sia complessivo della classe.

Valutazione e rapporti con le famiglie

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

È molto importante che la comunicazione del giudizio degli insegnanti a genitori e alunni avvenga nel modo più chiaro possibile, per favorire la partecipazione, la responsabilizzazione e la collaborazione dei genitori e degli alunni. I genitori possono fornire agli insegnanti informazioni molto importanti sui loro figli per poterli capire meglio e aiutarli, migliorando così il rapporto tra scuola e famiglie.

COME VALUTARE

Per evitare che si verifichino distorsioni soggettive, possono essere utili le prove oggettive, la cui efficacia dipende comunque da un loro utilizzo intelligente e significativo. Spesso infatti si rischia di esagerare l’importanza di tali mezzi “docimologici”, togliendo tempo allo svolgimento di attività didattiche significative: sono infatti queste, sia controllate nel loro svolgersi come processi sia considerate nei relativi prodotti, la migliore fonte da cui ricavare dati per la valutazione.

Valutazione finalizzata alla formazione

Generalmente si contrappongono le prove docimologiche di valutazione, “oggettive, valide e attendibili”, alle prove tradizionali, come le interrogazioni e i compiti in classe, ritenute troppo soggettive. Ma le une e le altre sono comunque “prove separate” dalle attività di apprendimento. Infatti sono proprio queste ultime che, se attuate in modo significativo, partecipato e costruttivo, possono fornire le informazioni più importanti per la valutazione, riducendo molto la necessità di prove separate, sia docimologiche sia tradizionali. Non è cambiando il tipo di prova che si può migliorare la valutazione, ma fondandola su esperienze e attività importanti di apprendimento.

LEGGI ANCHE
Come progettare una reale valutazione di tipo formativo nella scuola primaria durante l’intero anno scolastico

“Un processo di valutazione non ha bisogno di mezzi eccezionali. Poiché esso è implicito nello stesso processo educativo, gli stessi mezzi che si adoperano per questo possono essere utilizzati, anzi dovrebbero essere utilizzati per la valutazione, integrati tutt’al più dalle cosiddette prove di profitto, usate non come parametro assoluto, ma come ausilio per avere dati utili. Quindi tutto ciò che si fa a scuola (la ricerca individuale, il lavoro di gruppo, la discussione, il dialogo, le esercitazioni di varia natura, le attività di lavoro artistico, le attività motorie, complementari ecc.), per promuovere il processo educativo, può diventare mezzo di valutazione per l’insegnante, sempre che non sia solo finalizzato a questo scopo.” (Guido Giugni)

KIT PER LA VALUTAZIONE

Tutti gli strumenti per la nuova valutazione suddivisi in primo e secondo quadrimestre

Infatti, il lavoro scolastico va finalizzato alla formazione e non alla valutazione, che ne è un mezzo. In caso contrario si rischia di lavorare principalmente per superare le prove di valutazione e non per conseguire importanti finalità formative. Naturalmente il comportamento, gli atteggiamenti e i risultati ottenuti da ciascun alunno dipendono molto dalla validità dell’operato degli insegnanti, dall’ambiente scolastico, dal clima instaurato in classe, dai rapporti esistenti sia tra insegnanti e alunni sia tra gli alunni stessi. Nel valutare questi ultimi, perciò, gli insegnanti, in parte, valutano anche se stessi.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

La rivelazione della preside: “Alcuni alunni hanno richiesto di essere bocciati perché costretti dai genitori a frequentare lo scientifico”

frequentare lo scientifico

La scelta della scuola secondaria di secondo grado è uno dei momenti più importanti nella crescita dei giovani, ma non sempre avviene in autonomia. Spesso infatti i genitori non si limitano ad accompagnare i loro figli verso l’indirizzo che preferiscono, ma finiscono per imporre un’altra scuola, quasi sempre il liceo. E proprio in un liceo scientifico di Roma, il Newton, è scoppiata una protesta inusuale: alcuni studenti hanno deciso di…

Cena di fine anno della classe: gli studenti “interrogano” i professori con una verifica di cultura generale, logica e matematica

studenti interrogano i professori

Di solito sono i docenti a preparare le verifiche in classe e condurre le interrogazioni degli studenti. Questi ultimi possono soltanto (provare a) rispondere e dimostrare così la loro preparazione. Che i ruoli si invertano accade molto raramente, e pertanto vale la pena parlarne: il contesto è quello di una cena di classe di fine anno, dove stavolta sono stati gli studenti a interrogare i loro insegnanti. Vediamo com’è andata….

Giorgio Parisi agli insegnanti sull’intelligenza artificiale: “È fondamentale far capire agli alunni che l’AI va governata e non temuta”

giorgio parisi agli insegnanti

Fra gli strumenti che promettono di rivoluzionare il quotidiano, l’intelligenza artificiale è senza dubbio quello che fa discutere di più. Le potenziali ricadute delle IA sono infatti enormi in tutti gli ambiti della società, da quello lavorativo a quello culturale, fino a quello scolastico. Tenta un approccio diverso il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che, intervenuto alla Repubblica delle Idee, ha rimarcato il ruolo della scuola nell’uso delle…

Semplificare il mondo dei bambini è la chiave per la loro serenità

Semplificare il mondo dei bambini

Spesso si parla di come oggi i bambini siano sempre più maleducati e irrispettosi, soprattutto verso i genitori e gli insegnanti. Individuare le cause non è semplice, ma comportamenti del genere non costituiscono l’espressione del loro carattere quanto la risposta a una società sempre più restrittiva. Come spesso accade, per comprendere questa situazione è necessario partire dalla famiglia, in cui spesso si condensano le ragioni per cui educare i bambini…

Il metodo Montessori sarà esteso anche alle scuole secondarie di primo grado: già dal prossimo anno le prime richieste, ma con alcuni limiti

metodo montessori alla secondaria di primo grado

Sviluppato all’inizio del Novecento, il metodo Montessori prevede l’educazione dei bambini nel rispetto dei loro ritmi di apprendimento e della loro autonomia. Se finora questo metodo è stato applicato nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, la situazione è destinata a cambiare. Il disegno di legge riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, infatti, prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto…

“Se non avete capito, chiedetemi di rispiegare anche mille volte”: quando l’educazione passa dalle parole dell’insegnante

rispiegare

Molto spesso guardiamo agli insegnanti come a delle figure il cui compito è soltanto quello di trasmettere delle nozioni, ma in realtà il loro ruolo è molto più importante. Spesso basta cambiare il proprio approccio nei confronti degli alunni, o anche partire dalle parole giuste. Lungi dall’essere soltanto sequenze di suoni e lettere, le parole giuste possono fare la differenza nel percorso e nella crescita degli studenti, ma anche mostrare…

Gratteri: “Gli alunni imparino a rispettare gli insegnanti, fare i compiti, studiare ed essere ordinati. Io lo facevo grazie ai miei genitori”

rispettare gli insegnanti

Fra i valori fondamentali che un bambino deve apprendere ci sono il rispetto per le regole, il rispetto per gli insegnanti e il rispetto per i loro voti. È questa la posizione espressa da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica, durante l’evento dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Sud Italia. Tenutasi di recente a Napoli, la festa ha rappresentato l’occasione per riflettere sull’importanza delle regole e sul ruolo che le…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024