Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
EDUCAZIONE

Lo sguardo di approvazione della maestra è più gratificante di un 10

David Bueno, genetista e divulgatore di neuroscienze educative, in un’intervista, ha espresso tutta la sua conoscenza riguardo questo nuovo campo scientifico e come questo possa aiutare ad educare i bambini nel modo migliore.

IL CERVELLO APPLICATO ALL’EDUCAZIONE

Negli ultimi anni le neuroscienze educative hanno fatto passi da gigante nell’evoluzione di nuove strategie per comprendere al meglio il funzionamento del cervello in occasione dell’apprendimento. In particolare, si è scoperto quali siano le zone specifiche del cervello che si attivano in determinate fasi educative.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Allo stesso modo, si è capito in che modo e in che condizioni il cervello si trovi maggiormente ricettivo a incorporare conoscenza. Ad esempio, attraverso la motivazione data dagli altri, come lo sguardo di approvazione della maestra o di un insegnante, suggerisce David Bueno.

LO SVILUPPO CEREBRALE FIN DAI PRIMI ANNI

Nei primi tre anni di vita il cervello è al massimo della capacità di incorporare conoscenza. Infatti tutte le condizioni degli ambienti che circondano i bambini vengono incorporate nei loro cervelli, anche senza che loro se ne accorgano. Questo perché, in età così giovane, la memoria non funziona ancora al meglio. Tuttavia l’interiorizzazione dell’ambiente esterno avviene fin dall’inizio.

Per questo sarà impossibile ricordare ciò che si ha vissuto prima dei tre anni di vita, ma il nostro cervello agirà di conseguenza. David Bueno propone un esempio per spiegare meglio questo concetto. Se un individuo dovesse subire una violenza nella fascia d’età che va da 0 a 3 anni, il suo cervello svilupperà uno schema, il quale difficilmente potrà cambiare nel corso della sua vita: reagirà alla violenza generando più violenza o nascondendosi da essa.

LO STADIO DAI 4 AI 7 ANNI

Come abbiamo visto, i primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo del bambino, ma anche lo stadio dai 4 ai 7 anni non è da sottovalutare. In questa fase, infatti, il cervello inizia a effettuare collegamenti tra la parte più superficiale e quella più profonda, ovvero la memoria.

Si tratta del periodo in cui impariamo a leggere e scrivere, a fare i primi conti matematici. Secondo Bueno, sarebbe questa la fase ideale per iniziare a studiare una lingua straniera, poiché superati i 7 anni, sarà più complicato memorizzare. Invece, provare a svolgere queste attività (leggere, scrivere, imparare una nuova lingua) prima di questa fase sarebbe inutile, in quanto la memoria non è ancora abbastanza sviluppata da ritenere queste informazioni. Inoltre, la parte linguistica non è ancora abbastanza matura.

Nella fase precedente ai quattro anni, sarebbe più utile insistere sulla plasticità e sulla manualità. Si tratta di attività che il cervello può imparare a controllare in modo ottimale nei primi anni di vita e che non richiedono sforzi eccessivi da parte di zone cerebrali non ancora sviluppate.

I bambini che lavorano molto sulla manualità nei primi anni di vita, saranno in grado in futuro di fare discorsi più elaborati e complessi con facilità. David Bueno a tal proposito spiega che i neuroni che controllano la manipolazione sono gli stessi della parola e del linguaggio.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X