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Maria Luisa Finatti colpita in aula con un fucile ad aria compressa: “Denuncio tutta la classe”

Quattro ragazzi di una scuola secondaria di secondo grado di Rovigo sono coinvolti in un grave episodio di violenza e lesioni verso una docente. Le famiglie sono sempre più alleate dei figli contro i docenti: la mancanza di rispetto verso gli insegnanti è in costante crescita. Il Ministro Valditara è intento a dare una stretta al fenomeno.

Sempre più violenze verso gli insegnanti

Negli ultimi anni, purtroppo, la figura del docente ha perso progressivamente prestigio. Se in passato gli insegnanti erano rispettati e godevano di grande stima tra le famiglie, si è via via passati a un disprezzo sempre maggiore. Si è iniziato a mettere in dubbio la loro autorevolezza, contestare richiami o voti, fino a sfociare in veri e propri episodi di violenza. Ciò che è successo a Maria Luisa Finatti della scuola “Viola Marchesini” di Rovigo è un triste esempio di come la figura del docente stia perdendo non solo il rispetto che merita, ma stia addirittura diventando vittima di umiliazioni e molestie.

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L’accaduto e la reazione dei genitori

L’insegnante coinvolta è stata colpita alla testa e a un occhio da dei colpi sparati da una pistola ad aria compressa. Un ragazzo ha sparato, un altro ha girato un video con il cellulare. La pistola è stata poi gettata dalla finestra. In totale i ragazzi responsabili dell’accaduto sono quattro, ma solo un ragazzo ha chiesto scusa. Il collegio docenti ha deciso di sospendere per alcuni giorni i ragazzi, in particolare chi ha sparato e chi ha girato e diffuso il video sui social. La docente, inoltre, ha dichiarato che alcune famiglie sono andate a parlare con la preside, senza accenno di scusa nei suoi confronti. “I genitori dovrebbero essere nostri alleati, invece sono totalmente schierati con i figli”, ha aggiunto.

Valditara: “Contrastare fermamente il bullismo e la violenza”

Dopo la denuncia verso tutti i ventiquattro alunni della classe, Maria Luisa Finatti è stata convocata dal Ministro Valditara per esporre il grave fatto in modo ufficiale presso i locali del Ministero. Il Ministro ha dichiarato link esterno: “Contrastare fermamente il bullismo e la violenza a scuola e ripristinare nelle classi la cultura del rispetto sono due priorità della mia azione. Senza di esse non può esistere nessun sistema scolastico degno di questo nome”.

Occorre ridare dignità agli insegnanti

Non è ben chiaro perché gli insegnanti stiano scivolando in un tunnel fatto di perdita di considerazione e rispetto, insulti, violenze. Forse si è rotto il patto di corresponsabilità tra famiglie e scuole che un tempo vedeva coesi e uniti tutti gli adulti impegnati nella crescita di un ragazzo. Ma perché? Il motivo non è chiaro, ma sicuramente occorre ridare dignità alla figura dell’insegnante. Affermazioni tanto false quanto diffuse secondo le quali i docenti lavorerebbero poche ore al giorno e avrebbero tre mesi l’anno di vacanza, sicuramente hanno contribuito. Bisognerebbe invece rendersi conto di quanto gli insegnanti siano, negli ultimi tempi, sempre più caricati di responsabilità e compiti burocratici che in passato erano in misura decisamente ridotta e di quanto, inoltre, abbiano a che fare con sfide sempre più difficili e famiglie sempre più esigenti.

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