Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Uno studio conferma che crescere in una casa piena di libri favorisce notevolmente lo sviluppo delle competenze di lettura e matematica

Che i libri siano un tesoro incommensurabile è un dato certo: è difficile non amarli e non volerne possedere una grande quantità. Tutti desideriamo collezionarli, immergerci nei mondi segreti racchiusi in essi, sfogliarli e sentirne il profumo. Leggere rilassa, intrattiene, istruisce e affina competenze di ogni tipo… ma c’è di più: secondo uno studio americano, possedere tanti libri (e leggerli, ovviamente!) può portare ad avere un beneficio davvero incredibile. Quanti ne servono? Almeno due metri! Si stima, infatti, che un metro di scaffale possa contenere circa quaranta libri.

La ricerca e i test

La dottoressa Joanna Sikora, professoressa alla Australian National University, ha condotto uno studio link esterno che ha portato a risultati sbalorditivi. La ricerca, effettuata su 160.000 persone in 31 paesi, ha dimostrato che i ragazzi cresciuti in una casa piena di libri possiedono una cultura pari a quella di persone laureate che, a loro volta, non hanno l’abitudine di leggere molto. Ai giovani adulti protagonisti della ricerca è stato chiesto quanti libri, approssimativamente, avessero in casa all’età di sedici anni. Sono stati poi somministrati loro test di cultura generale, logica e aritmetica.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Le librerie più grandi? Quelle delle case estoni

In base alle statistiche effettuate nel corso della ricerca è stato stimato che le case in cui sono presenti maggiori quantità di libri sono quelle dell’Estonia (218 libri in media), mentre quelle con meno libri sono le case turche (27 libri circa). I ragazzi cresciuti in case con pochi libri sono quelli che hanno mostrato livelli più bassi ai test somministrati, con almeno ottanta libri, invece, i livelli raggiunti si sono alzati sensibilmente.

Quasi come possedere una laurea

I teenager cresciuti in case ricche di libri, quindi, possono possedere una cultura pari a quella di laureati che non hanno l’abitudine alla lettura frequente. In ogni caso, crescere circondati da libri e avere genitori che incoraggiano alla lettura, getta ottime basi per la cultura nella vita adulta, rendendo più semplice lo studio e l’ottenimento di titoli accademici. Leggere molto è, perciò, equivalente ad anni di frequentazione di corsi scolastici.

LEGGI ANCHE: La più grande raccolta di libri a 1 euro di ogni genere (nuovi e cartacei)

Una routine per tutta la vita

La professoressa Sikora, quindi, dichiara che l’esposizione precoce ai libri nella casa in cui si è vissuti con i genitori è decisamente importante, perché i libri sono parte integrante di routine e pratiche che migliorano le competenze cognitive per tutta la vita. Non solo: i test della ricerca hanno rilevato come i ragazzi cresciuti leggendo molto abbiano anche competenze maggiori in informatica e nelle nuove tecnologie. Sembra incredibile, ma anche i vecchi e polverosi libri contribuiscono ad affinare le competenze del nuovo millennio!

E il futuro?

Nonostante ci sia la convinzione che un uso sempre maggiore delle nuove tecnologie in ogni ambito della vita possa scoraggiare la lettura e, quindi, le competenze derivanti da essa, per il momento non sembra che le cose siano correlate. Una grande attitudine per la lettura, anzi, continua a essere propedeutica anche per l’uso degli strumenti informatici.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Un post su facebook: “L’insegnante non è più fonte di sapere ma esecutore materiale di precise richieste”

fonte di sapere

Che negli ultimi anni la figura dell’insegnante sia cambiata in modo radicale, e non sempre in meglio, non è certo un mistero. A confermarlo sono spesso le parole di docenti come Salvo Amato, molto seguito sui social per lo sguardo critico sul mondo della scuola. Secondo l’insegnante, oggi ci troviamo di fronte ad un vero e proprio declino del ruolo dell’insegnante. Lungi dal costituire una fonte di sapere, si limita…

Sono considerati “gli sport della mente”: dama e scacchi a scuola possono insegnare più di quanto si pensi

dama e scacchi a scuola

Il gioco è da sempre uno strumento utile per imparare, soprattutto quando ben integrato nella didattica. Che si tratti di un nuovo modo per insegnare la matematica o le competenze digitali, spesso sono gli studenti più giovani a beneficiare di questo approccio. A Cesena, per esempio, un’iniziativa interessante ha coinvolto un’intera scuola media grazie al progetto “Dama a scuola”. L’idea? Usare la dama, tradizionale gioco da tavolo per due giocatori,…

Un prof precario ha scritto a mano 204 bigliettini di addio per tutti i suoi alunni, alcuni sono scoppiati in lacrime

bigliettini di addio

Il rapporto fra insegnante e alunni è uno dei più importanti nella vita di un adolescente e nel suo percorso di crescita a scuola. Spesso tuttavia sono i momenti fuori dall’ordinario a lasciare un segno profondo, come avvenuto a Palermo durante gli ultimi giorni di scuola. In una scuola secondaria di primo grado del capoluogo siciliano, infatti, un giovane insegnante ha voluto rendere indimenticabile la fine dell’anno scolastico. Il docente…

La matematica, in estate, non può andare in vacanza

andare in vacanza 2025

Quando si avvicinano le vacanze estive, la raccomandazione di molti insegnanti è molto spesso sempre la stessa: che i bambini trascorrano l’estate dedicandosi il più possibile alla lettura. Molto spesso si assegnano come compito anche diari di bordo dell’estate, in cui raccontare i momenti più belli e significativi da riportare a settembre, i primi giorni di scuola. Ma che fine fa la matematica in estate? Alcuni insegnanti, infatti, decidono di…

Uno studente 15enne è andato in crisi di astinenza dopo che i genitori gli avevano impedito l’uso del cellulare. Ricoverato in ospedale

crisi di astinenza

Oggi è molto difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza uno smartphone, dispositivo che utilizziamo per lavoro e per svago, per comunicare e per interagire con gli altri. Proprio per questa ragione, spesso l’abuso del telefono comporta una vera e propria dipendenza, soprattutto fra i giovani. E proprio un giovane di 15 anni è al centro di quanto avvenuto a Orbassano, in provincia di Torino. Il ragazzo è infatti finito…

Uno studente su due non è partito per la gita scolastica

gita scolastica 2025

Parte integrante di un percorso scolastico, i viaggi d’istruzione sono l’occasione per vivere un’esperienza di gruppo e allo stesso tempo imparare sul campo. Eppure, oggi sono sempre di più gli studenti e gli istituti che rinunciano alle gite, limitandosi a organizzare uscite di un solo giorno e comunque entro i confini nazionali. A certificare questa tendenza è un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle gite scolastiche 2025 di Skuola.net, il portale dedicato agli…

Più di un milione di studenti non vuole l’ora di religione

ora di religione

L’insegnamento della religione cattolica è da tantissimo tempo parte integrante dei percorsi scolastici, ma gli studenti possono scegliere se avvalersene o meno. Ecco, secondo i dati diffusi dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti , sono sempre di più quelli che scelgono un’attività alternativa. Si tratta di una tendenza diffusa soprattutto in alcune aree del territorio italiano ma comune ai vari gradi di istruzione, con alcune differenze. Vediamo allora più…

Nuove Indicazioni Nazionali, si parte da settembre 2026. Tutti i libri di testo dovranno essere aggiornati

Nuove Indicazioni Nazionali

Si è tanto parlato delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria e il primo ciclo di istruzione volute da Giuseppe Valditara. Se il dibattito pubblico si è più concentrato su questioni come il ritorno del latino alle medie o la lettura della Bibbia alla primaria, il cambiamento si preannuncia ancora più profondo di così. Ne ha parlato lo stesso ministro dell’istruzione e del merito durante un’interrogazione parlamentare, in cui…

Meno alunni, più classi a rischio. L’Italia tocca il minimo storico di nascite

minimo storico di nascite

Non sono incoraggianti i segnali che emergono dal rapporto ISTAT sugli indicatori demografici per il 2024. I dati raccolti dall’istituto italiano di statistica, infatti, fotografano una situazione demografica estremamente complessa, con un nuovo minimo storico per la natalità e famiglie sempre più ristrette. Oltre a rappresentare una sfida per l’intera società, la crisi demografica delinea uno scenario altrettanto complesso per la scuola, che già deve far fronte a diversi problemi…

Hai visto la novità?

X