La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Riflessione sulla lingua in classe prima, strategie di grammatica funzionale, esplicita e valenziale con schede da scaricare

Dopo che sono stati presentati agli alunni tutti i fonemi e si sono affrontati i suoni omofoni non omografi (QU/CQU/CU), i digrammi (GN/GL/SC) e i gruppi consonantici complessi si possono proporre attività specifiche relative alle principali convenzioni ortografiche. È la fase ortografica e lessicale dell’apprendimento della scrittura. I raddoppiamenti, l’accento, l’apostrofo sono strettamente inerenti la comprensione lessicale della parola.

Il bambino deve imparare che per scrivere in modo corretto deve conoscere sì le diverse sillabe che compongono una parola, ma, soprattutto nella scrittura spontanea, deve avere presente il significato della parola. Questo passaggio è fondamentale per poter superare le difficoltà ortografiche che sono legate alla comprensione lessicale e semantica.

Se dico “palla” sicuramente un alunno che ormai conosce tutti le sillabe è in grado di scrivere correttamente le sillabe che compongono la parola. La difficoltà è il riconoscimento della “doppia”, che non è solo una questione di percezione uditiva e di corretta pronuncia della parola. Il bambino deve giungere a una metaconoscenza: deve cioè arrivare ad associare “quell’oggetto sferico con cui gioca” alla parola “palla” che si scrive “palla”; mentre quell’oggetto che si usa per scavare è la “pala” e si scrive “pala”.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La stessa indicazione vale per il corretto uso dell’apostrofo. Nella scrittura di “luna” e “l’una”, di “loro” e “l’oro” si utilizzano gli stessi grafemi. Che cosa ci fa capire che si intendono due parole di significato diverso? Il contesto in cui queste parole sono inserite. Ecco dunque che occorre una conoscenza semantica e lessicale per evitare l’errore.

LA DIVISIONE IN SILLABE

La divisione in sillabe non dovrebbe rappresentare una difficoltà se i bambini fin dall’inizio del percorso dell’apprendimento della letto-scrittura sono stati abituati a dividere le parole più semplici aiutandosi con il battito delle mani. Quell’esercizio, che era fondamentale per individuare i suoni che componevano le parole, faciliterà la divisione in sillabe di parole più complesse.

IMPARARE FACENDO

Per aiutare gli alunni a giungere a padroneggiare le parole dal punto di vista lessicale e semantico si possono fare alcuni “giochi”.

DOPPIE

Mostrare oggetti o foto di oggetti il cui nome è scritto/non è scritto con la doppia, per esempio: cane – canne; far scrivere la parola nella sua globalità anche due volte senza sottolineare il suono della parola, cioè senza sottolineare troppo la presenza della consonante doppia. Fare ascoltare ai bambini le parole “cane – canne” e chiedere loro di chiudere gli occhi, di pensare all’immagine e poi di scrivere. Solo dopo aver fatto questi esercizi, sottolineare la presenza della consonante doppia e dunque la pronuncia della parola. Per comprendere il raddoppiamento occorre saper dividere correttamente in sillabe le parole (CVC CV).

APOSTROFO

Proporre il “gioco delle caratteristiche”. Pronunciare, per esempio, la parola “loro”, in una frase: Gli gnomi trovano l’oro nella grotta. Chiedere ai bambini di spiegare che cos’è l’oro. Ora sanno di che cosa si sta parlando. Chiedere com’è l’oro. Splendente. Allora si potrà dire Gli gnomi trovano LO SPLENDENTE ORO nella grotta. Si sarà dimostrato così semanticamente quale parola “L O R O” si intendeva. A questo punto proporre la frase: Gli gnomi por tano le “loro” lanterne. Chiedere di spiegare che cosa vuol dire quel “L O R O”. Non si può anteporre una caratteristica, quindi vuol dire che si intende la parola LORO.

il grillo e la luna copertina

IL GRILLO E LA LUNA

Scopri il nuovo sussidiario del primo ciclo della scuola primaria del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Didattica

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Riconoscimento delle più semplici categorie grammaticali: classificare le parole, individuare le principali categorie grammaticali:

  • nome;
  • verbo;
  • aggettivo qualificativo.

GRAMMATICA FUNZIONALE

Riflettere sulla lingua vuol dire capire come funziona la nostra lingua, cioè sapere qual è la funzione delle varie parole all’interno della frase, come si costruisce una frase che sia esauriente del concetto che vogliamo trasmettere.

Grammatica esplicita

Solo in seguito verrà la collocazione delle parole nelle categorie grammaticali, il cui riconoscimento deve essere sempre basato sull’individuazione della funzione che le parole svolgono all’interno della frase:

  • i nomi indicano le persone, gli animali, le cose;
  • i verbi indicano le azioni svolte dalle persone, dagli animali o dalle cose;
  • gli aggettivi qualificativi indicano le qualità che caratterizzano le persone, gli animali, le cose.

È importante che il bambino scopra già da questo primo approccio con le categorie grammaticali l’importanza delle concordanze morfologiche e la coniugazione del verbo. Per favorire questa scoperta l’insegnante può procedere con la presentazione di frasi che non sono corrette dal punto di vista morfosintattico. I bambini si accorgeranno subito dell’errore e saranno indotti a correggerlo ricavando così la regola grammaticale.

Alcuni esempi. I bambini gioca in giardino. Gli alunni sottolineeranno subito l’errore e l’insegnante potrà indurre alla correzione centrando l’attenzione sul verbo gioca (chi gioca? I bambini o un bambino?) oppure sul nome i bambini (che cosa fanno? Gioca? O giocano?).

GRAMMATICA VALENZIALE

Un altro passo importante è quello di iniziare a far capire ai bambini l’importanza del verbo, che rappresenta la centralità della frase e per questo ha bisogno di essere accompagnato da tutti “gli argomenti” che servono per esaurire la completezza del suo significato. Insegnare agli alunni a scrivere autonomamente frasi che rappresentino in modo chiaro una situazione.

Per esempio: parte. Se si scrive solo questo verbo si fa capire quale azione avviene, ma non si sa chi parte e da dove oppure per dove. Per questo bisogna completare la frase: Gigi parte per Napoli. Comprendere questa struttura grammaticale sarà utilissimo per imparare a esporre il proprio pensiero in modo completo ed esauriente.

SCARICA KIT RIFLESSIONE SULLA LINGUA 1

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Come organizzare l’accoglienza per il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti” di Pepper

accoglienza di Pepper

Prima ancora di chiedere a bambine e bambini di trasferire le conoscenze apprese nella Scuola dell’Infanzia su un foglio, con la matita in mano, sarebbe opportuno far vivere momenti nei quali possano sperimentare alcune attività vivendole con il proprio corpo. Sono proposte caratterizzate dall’approccio laboratoriale di cui alunni e alunne hanno bisogno, soprattutto nella prima fase di esplorazione del nuovo ambiente. Ciò vi consentirà di osservarli/e anche al di fuori…

Agli studenti dico di non fare il liceo classico perché a scuola si deve studiare quello che serve non ciò che piace

studiare quello che serve

Che il liceo classico sia uno dei pilastri dell’educazione italiana non è certo un mistero. Dopo anni di cali finalmente le iscrizioni sono tornate a crescere e, in aggiunta, in molti lo ritengono un indirizzo fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli. Eppure non tutti sono d’accordo: l’imprenditore Alberto Forchielli, fondatore dell’associazione Drin Drin, ha un’idea piuttosto diversa dell’educazione. Nelle sue parole, la scuola deve concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo…

L’insegnante porta il suo cane in classe e l’iniziativa si rivela un successo: “Alunni più attenti, voti più alti e più rispetto e collaborazione tra i compagni”

insegnante porta il suo cane in classe

In provincia di Rieti, nella scuola primaria di Cittaducale e Canetra, da mesi gli alunni seguono le lezioni di matematica insieme ad un’ospite speciale. Si tratta di Aida, il labrador delle docente, che quasi ogni giorno entra in classe, si siede al suo banco e partecipa alla vita di classe insieme ai suoi compagni umani. Il progetto innovativo sta dimostrando quanto la presenza di un cane in aula possa influenzare…

Insegnamento della storia nella scuola primaria, ecco i migliori metodi didattici

insegnamento della storia nella scuola primaria 2025

Esistono fondamentalmente due metodi per insegnare, e dunque imparare, la storia: il metodo tematico, cioè la presentazione di un tema, per esempio la necessità di procurarsi cibo oppure la scrittura, cercando di capire come si è sviluppato nel tempo, in una civiltà o in una popolazione ed il metodo cronologico, cioè la presentazione di fatti in successione, seguendo una sequenza lineare e ordinata, concatenando gli avvenimenti in una prospettiva di…

C’è una libreria che nei giorni di maltempo tiene gratuitamente gli alunni quando le scuole chiudono per allerta rossa

scuole chiudono per allerta rossa

Una libreria indipendente di Bologna è diventata per un giorno un rifugio pronto ad accogliere bambini e ragazzi rimasti a casa per via del maltempo. Con le scuole chiuse, la libreria Attraverso ha aperto le porte alle famiglie in difficoltà, offrendo uno spazio sicuro per i più piccoli. Lì, gli ospiti hanno potuto leggere, giocare e socializzare in quello che rappresenta uno degli esempi più interessanti di socialità e senso…

5 motivi per cui Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

Nel Cuore delle Parole è il sussidiario delle letture più utilizzato

L’acquisizione di solide competenze linguistiche nella scuola primaria rappresenta un investimento cruciale per l’intero percorso formativo degli studenti. Numerose ricerche dimostrano come la capacità di leggere, comprendere e produrre testi complessi fin dai primi anni di scuola sia strettamente connessa al successo scolastico e professionale futuro. Secondo l’indagine PIRLS (Progress in International Reading Literacy Study), condotta ogni cinque anni dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) per…

Nell’immaginario collettivo i docenti che correggono i compiti in classe generano ancora una certa tristezza

docenti che correggono i compiti in classe

La valutazione è senza dubbio uno degli aspetti più complessi e dibattuti in ambito scolastico. Non si tratta soltanto della scelta fra giudizi sintetici e giudizi descrittivi, che ancora oggi tiene banco, o delle reazioni dei genitori di fronte ad un voto più basso rispetto alle aspettative. Al contrario, il punto fondamentale riguarda cosa realmente significa valutare il lavoro di uno studente. Valutare un tema, per esempio, è un processo…

7 motivi per cui adottare Direzione Letture in quarta e quinta primaria

adottare Direzione Letture

Insegnare a leggere non significa soltanto trasmettere un’abilità. Significa offrire ai bambini uno strumento per decifrare il mondo, riconoscersi, entrare in relazione con gli altri e costruire una vita piena di senso. Eppure, sempre più spesso, i piccoli alunni mostrano difficoltà nella comprensione dei testi, nella capacità di rielaborare contenuti e, soprattutto, di dare forma scritta al proprio pensiero. Non si tratta solo di un’emergenza didattica. È un nodo educativo,…

Se ti aspetti poco dai tuoi studenti, è probabile che otterrai poco anche da loro. Le terribili conseguenze dell’effetto Golem

effetto Golem

Quante volte sarà successo di avere un alunno o un compagno di classe che proprio non riesce ad avere buoni risultati in una materia? I voti delle sue verifiche e delle sue interrogazioni sono così bassi che, in fondo, ci si aspetta proprio quel tipo di valutazione. E nulla di diverso. Ecco, spesso questa dinamica ha poco di oggettivo: al contrario, si tratta di un meccanismo psicologico che prende il…

Annunciato il kit docente gratuito per tutti gli insegnanti che adotteranno un sussidiario del Gruppo Editoriale ELi nel prossimo anno scolastico

kit docente gratuito

Scegliere il sussidiario giusto per la scuola primaria è per l’insegnante una decisione importantissima. Sarà quel libro di testo ad accompagnare per i primi anni di istruzione tantissimi alunni, insieme ai materiali didattici pensati per il docente. Un buon sussidiario deve infatti essere affiancato da strumenti che possano semplificare il lavoro quotidiano in classe, migliorare l’organizzazione delle lezioni e favorire una didattica più efficace e inclusiva. Risponde a questa esigenza…

Hai visto la novità?

X