Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Comprensione del testo già dalla classe prima, esempi pratici e strategie operative

Lavorare sulla comprensione con un approccio motivante e stimolante, promuovendo un atteggiamento attivo degli alunni, permette di effettuare un lavoro efficace e duraturo. La capacità di comprendere un testo è un’abilità molto complessa, perché richiede l’utilizzo di molte componenti.

A scuola a volte si pensa che sia possibile lavorare sulla comprensione del testo solo in classe seconda, quando la maggior parte degli alunni ha stabilizzato la competenza di decodifica del testo. In realtà per promuovere, sviluppare e sostenere la comprensione si può partire già dai primi mesi della classe prima.

Ma come fare con bambini che non sono ancora in grado di leggere?

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

La comprensione passa attraverso processi complessi, come la conoscenza delle parole, l’integrazione di informazioni del testo con conoscenze precedenti, comprensione di frasi o di contesti. Per lavorare su ciò con i bambini più piccoli si può proporre un lavoro che parta dal piacere della lettura fino ad arrivare ad un lavoro profondo sulla comprensione. Vengono in nostro aiuto gli albi illustrati link esterno che diventano uno strumento prezioso per accompagnare da una parte i bambini verso una lettura di qualità e un piacere alle storie, e dall’altra, con semplici strategie, è possibile lavorare sul processo di comprensione del testo.

Prima di tutto è necessario creare all’interno della classe un clima favorevole, organizzando magari una zona deputata alla lettura dove si legga insieme almeno due volte alla settimana. Gli albi illustrati hanno un potere straordinario perché raccolgono insieme molteplici informazioni testuali e visive, e permettono ai bambini di usufruire contemporaneamente di due codici diversi. In più, se l’insegnante è accorto e sa scegliere testi di qualità, ci si trova davanti anche a testi con parole nuove che permettono di arricchire il vocabolario personale di ciascuno.

All’interno quindi del momento di lettura di un albo illustrato ad alta voce è possibile utilizzare piccole strategie capaci di lavorare sulla comprensione del testo. Vediamo alcuni esempi:

LA COPERTINA

Prima di iniziare a leggere, si può osservare attentamente la copertina che solitamente raccoglie moltissimi indizi sulla storia che verrà raccontata. Si può chiedere quindi agli alunni di osservarla e di esplicitare aspettative o ipotesi sulla storia. Questo comincerà ad essere un lavoro sulle inferenze per vedere anche come i bambini siano capaci di cogliere i dettagli e rielaborarli per accedere al significato della storia. Alla fine della lettura si può riprendere in mano la copertina e verificare come le ipotesi iniziali siano state verificate o meno. Si può anche far vedere la copertina nascondendo il titolo, leggere poi la storia e chiedere alla fine agli alunni di ipotizzare quale possa essere il titolo. Inoltre alla fine della storia è possibile anche lavorare proprio sul titolo chiedendo ai bambini di fornire titoli alternativi che siano comunque in linea con quanto raccontato nel testo.

STOP ALLA STORIA

Durante la lettura è possibile che l’insegnante si fermi all’improvviso, durante magari un punto importante, chiedendo ai bambini di fare ipotesi sulla continuazione basandosi sugli indizi che il testo finora aveva fornito. Possiamo poi chiedere ai nostri lettori sulla base di quali indizi sono giunti a quella conclusione. Si farà così un lavoro sulle inferenze e allo stesso tempo si potenzierà l’attenzione verso la storia, dove i bambini si sentiranno dei veri protagonisti, attivi nella costruzione di significati. Lo stesso lavoro si può fare sul finale chiedendo ai bambini di ipotizzare come finisca la storia oppure di inventare nuove vicende e quindi finali alternativi.

L’INTERVISTA

Alla fine della lettura si può chiedere ai bambini di scegliere uno dei personaggi della storia e inventare un’intervista a lui rivolta. I bambini per poter rispondere dovranno approfondire la storia e fare molta attenzione ai dettagli, alle azioni, ai pensieri, ai luoghi. È un modo per andare a fondo della storia e provare ad immedesimarsi nelle vicende raccontate.

RILETTURA

Alcune attività possono essere proposte a seguito di una rilettura, dove l’insegnante ad esempio sceglie di omettere alcune parole chiedendo ai bambini che hanno ascoltato con attenzione di aiutare ricostruire i pezzi mancanti. Allo stesso tempo si può lavorare sui sinonimi e le parole nuove chiedendo ai bambini di raccogliere quelle che non hanno mai sentito che andranno ad arricchire il vocabolario di classe, e allo stesso tempo di proporre parole sinonime che potrebbero comunque andare bene per il contesto della storia.

La lettura degli albi illustrati permette un lavoro su tanti aspetti e a tanti livelli di profondità, la comprensione è solo uno dei tanti. È fondamentale che l’insegnante si approcci a queste attività incoraggiando i bambini a diventare esploratori del testo stimolando una conversazione attiva, invitando ad osservare i dettagli e a chiedere a quali indizi del testo o delle immagini si faccia riferimento.

Per consolidare il lavoro di comprensione è utile poi verificare con delle attività strutturate quanto i bambini stiano potenziando determinate abilità, mettendoli anche alla prova rispetto alla lettura di semplici frasi. Qui sotto un esempio tratto dal libro “Lettura e Scrittura” link esterno utilizzato in classe prima nel mese di gennaio.

comprensione del testo attività

Nel testo indicato si trovano varie attività per lavorare sulla comprensione del testo, in un percorso che mette insieme immagini e prime frasi in maiuscolo. Accompagnando i bambini attraverso un percorso piacevole e stimolante, di sicuro si porranno le basi per una comprensione del testo più attiva e profonda.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X