La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Sbagliando in classe si inventa, quando i bambini per “errore” danno vita a parole nuove

Chi ha il privilegio di lavorare con i bambini della scuola primaria, da anni o da appena un giorno, si sarà sicuramente imbattuto in parole od espressioni nuove, coniate sul momento e spesso parecchio buffe. Sono termini che i bambini inventano più o meno inconsapevolmente e che, con la loro originalità, creano all’interno della classe veri e propri siparietti di comicità e spunti di divertite riflessioni.

La proverbiale spontaneità e la fiducia verso il mondo e gli altri, consente ai bambini di agire e conversare in modo libero e senza sovrastrutture, anche quando sanno di non sapere o, viceversa, credono di essere un’appendice dell’enciclopedia.

APPRENDERE IL LINGUAGGIO

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Nella fase dell’apprendimento, i bambini imparano ad utilizzare il linguaggio sotto forma di gioco; cercano così di entrare in relazione con le sue regole e le varie sfumature di significato. Inizialmente possono non riconoscere l’efficacia di ciascuna parola,  faticando ad attribuire il nome dell’oggetto alla funzione che ricopre. Da qui nasce il tentativo di fondere oggetto e funzione, inventando parole nuove. L’esempio più noto e che ha visto scendere in campo anche la prestigiosa “Accademia della Crusca”, è di sicuro il termine petaloso link esterno (riferito ai fiori provvisti di petali).

LO SPAZIO IMMAGINARIO

Tutti i bambini sanno, e spesso ce lo ricordano, che l’apprendimento passa inevitabilmente attraverso il gioco. Inventare parole nuove è un modo per divertirsi, ma anche per attirare le attenzioni dell’altro. In classe questo spesso succede e non è difficile identificare il bambino che usa tale strategia per ingraziarsi le simpatie dei compagni o per mettere quel giusto brio durante le lezioni. In entrambi i casi le parole inventate hanno la funzione di delimitare uno spazio immaginario, in cui solo le persone fidate possono accedere. Inoltre, il bambino sviluppa la creatività e libera le proprie emozioni. Possiamo definire questa fase dell’apprendimento come un momento catartico in cui affiorano nuovi stimoli, nuovi significati e nuove emozioni.

“LA GRAMMATICA DELLA FANTASIA”

Anche Gianni Rodari, noto pedagogista e scrittore di storie per bambini, considerava la parola come “atto creativo” e il linguaggio come “base dello sviluppo dei processi mentali sin dalla nascita”. I bambini non temono il giudizio e non hanno preconcetti strutturati… almeno fino a quando qualcuno non glieli instilla!

Ecco perché per Rodari erano banditi limiti e vincoli alla fantasia, in virtù del fatto che la parola, in quanto democratica, fosse scevra da pregiudizi.

In questa sua serie di scritti, confluita poi in un volume, Rodari raccoglie pensieri, riflessioni e spunti nati sul campo, insieme ai bambini. Nasce un vero e proprio manifesto dell’infanzia, intitolato “La grammatica della fantasia” e che sarebbe bene che tutti  tenessimo sul comodino!

Conosco alcuni insegnanti che, senza voler scalzare il primato dell’inarrivabile Rodari, prendono ispirazione dal suo quaderno degli appunti e cristallizzano scene o espressioni coniate dai propri alunni. Qui di seguito alcune delle nuova parole inventate da bambini della classe seconda primaria.

QUADERNO DEGLI APPUNTI CLASSE IIC

Questa è solo una piccola parte di tutte le parole inventate dai bambini durante le lezioni. Sono un ottimo spunto per aprire una conversazione e ragionare sulla sintassi delle parole, creandone magari di nuove.

parole nuove

Attività didattiche in classe con parole nuove

Se vi state chiedendo cosa fare in concreto per stimolare il processo di apprendimento creativo tramite la costruzione di nuove parole e, quindi, sviluppare nel bambino la curiosità verso l’approfondimento della lingua parlata, sono tante le modalità che alcuni testi mettono a disposizione. Rimanendo sempre nell’ambito ludico, possiamo proporre ai nostri alunni giochi linguistici, come anagrammi, mini rebus e crucincroci. Il corso di letture di prima, seconda e terza primaria, chiamato Meraviglioso link esterno, nel volume Riflessione Linguistica contiene molte attività utili a tal fine. Dalla pagina 4 alla pagina 9 sono presenti, infatti, alcuni esercizi da poter svolgere agevolmente in classe.

meraviglioso parole nuove

PROMUOVERE L’INTERDISCIPLINARITÀ

Giocare con le parole e inventarne di nuove non è un’attività settoriale o relegabile esclusivamente a momenti di pausa o di gioco, ma un collante trasversale, interdisciplinare, che può accompagnare ogni tipo di apprendimento e ogni momento della giornata scolastica. Possiamo stimolare la fantasia dei bambini anche quando facciamo storia o scienze ed il testo “Le Monografie” edito da La Spiga è un’ottima risorsa per l’insegnante e un contenitore di attività e schede che uniscono lo studio della disciplina alla “caccia” alle parole. Le pagg. 85-86 e 88 sono molto consigliate perché catturano l’attenzione dei bambini, rendendo più accattivante anche l’argomento maggiormente ostico.

monografie

Se, invece, vogliamo giocare con i nostri alunni, ma anche con i nostri figli, possiamo utilizzare un gioco che, oltre alle parole, ha lo scopo di inventare nuove storie, impersonando ruoli e caratteristiche diversi, mettendosi nei panni di… Un gioco di ruolo che sviluppa l’ empatia e le emozioni, oltre a immergere il bambino in mondi immaginari dove può essere tutto ciò che vuole e anche capire chi non vorrebbe assolutamente essere. “Il Creastorie”, del Gruppo Editoriale ELI, racchiude parole, immagini, emozioni che fanno parte del mondo interiore del bambino e che imparerà a conoscere.

creastorie parole nuove

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Gabanelli: “L’uso di internet e dei social dovrebbe diventare una materia obbligatoria a scuola, perché è cruciale per la democrazia”

uso di internet e dei social

Insegnare ai giovani come usare in modo consapevole i social media e Internet è ormai una questione centrale nel dibattito scolastico, e non solo. Lo ricorda Milena Gabanelli in un suo intervento nella trasmissione “La Torre di Babele” su La7, in cui si rivolge anche agli insegnanti e lancia una proposta destinata a diventare divisiva. Sarebbe necessario, secondo la giornalista, introdurre l’educazione digitale come materia obbligatoria. la proposta di Milena…

Cellulari vietati a scuola anche per scopi didattici, esulta l’associazione dei presidi: “Così ora gli alunni saranno più concentrati”

cellulari vietati a scuola

Dopo l’annuncio delle linee guida del febbraio 2024 , il Ministro Valditara si prepara a vietare del tutto i cellulari nelle scuole elementari e medie. Come riporta il Corriere della Sera , non sarà consentito neanche l’uso didattico prima delle scuole superiori, e anzi ci sarà anche un ritorno al diario cartaceo nella scuola primaria. Si trova in accordo con il divieto Attilio Fratta, presidente del sindacato Dirigentiscuola, che propone…

Rivoltella: “Se gli studenti italiani sono i più distratti dal cellulare in classe significa che abbiamo insegnanti noiosi e genitori dipendenti dallo smartphone”

distratti dal cellulare in classe

Gli smartphone rappresentano ormai una parte sempre più pervasiva della società e, pertanto, anche della scuola. Nell’istruzione, in particolare, l’impatto delle nuove tecnologie è molto più vasto di quanto si creda, soprattutto nella capacità dei giovani di gestire uno strumento così potente e immediato. A sostenerlo è Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica e Tecnologie dell’Educazione all’Università di Bologna, secondo cui la responsabilità è dei genitori dipendenti dallo smartphone… e…

Terminata la sperimentazione delle classi senza voto in un liceo scientifico: gli studenti si assentano meno e stanno meglio

classi senza voto

Sui voti si è detto tutto e il contrario di tutto: c’è chi li reputa fondamentali per l’educazione degli studenti e chi invece li considera ormai superati. Fra questi ultimi ci sono anche molti studenti, secondo una recente indagine, e anche alcune voci autorevoli del mondo scolastico. Che i voti numerici non siano essenziali nella scuola contemporanea lo dimostra il modello scandinavo, così tanto apprezzato in Italia e all’estero, tanto…

Le mancano due anni alla pensione, ma decide di lasciare l’insegnamento: “Questa non è più la mia scuola”

lasciare l’insegnamento

Si parla spesso delle continue difficoltà del mestiere dell’insegnante, soprattutto negli ultimi anni. Fra continui ostacoli burocratici, meno tempo e meno fondi per la didattica, carenza di rispetto da parte degli alunni e dei genitori, oggi insegnare è sempre più difficile. E, talvolta, diventa anche impossibile. Questa è la storia di Gabriella Fenocchio, docente di lettere dal 1987 e da 25 anni alla stessa scuola, che ha deciso di lasciare…

Il prossimo anno si andrà “a scuola con i nonni” per conoscere le tradizioni, la storia e la gastronomia locale

a scuola con i nonni

Oltre a rappresentare il luogo dell’apprendimento nel senso più tradizionale, a volte la scuola diventa anche teatro di iniziative che rendono più completo il percorso di crescita degli studenti. Una di queste è il progetto “A scuola con i nonni”, organizzato a Pievepelago in provincia di Modena: l’iniziativa ha coinvolto gli studenti del locale istituto comprensivo e gli anziani della struttura protetta Casa Carani. Vediamo di cosa si è trattato….

Mindfulness in classe: i benefici sulla didattica

Mindfulness in classe

Sono sempre di più le scuole che hanno deciso di dedicare del tempo alla mindfulness, la pratica che aiuta a vivere meglio il presente favorendo la consapevolezza e la concentrazione. In effetti, sono tantissimi i benefici della mindfulness a scuola, e non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti. Vediamo allora quali sono, e perché promuovere questa pratica può migliorare il benessere e la gestione dello stress. Mindfulness…

Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024