Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

La scuola secondo Raffaele Ciambrone: si chiama metodo Modi, ha una diversa organizzazione scolastica per un apprendimento più “felice”

Il programma Modi, che è l’acronimo di migliorare l’organizzazione didattica, è attualmente in sperimentazione in alcune scuole primarie italiane. Questo modello di organizzazione didattica ricorda il progetto educativo delle scuole finlandesi, che secondo le indagini dell’Ocse risultano tra le più efficienti in quanto i ragazzi, in Finlandia, mostrano risultati migliori rispetto ai loro coetanei europei. Il metodo Modi, proposto da Raffaele Ciambrone, pedagogista e funzionario del Miur, è talmente tanto apprezzato da famiglie e insegnanti che non è escluso che, i prossimi anni, non dia luogo a possibili riforme del sistema scolastico italiano.

PARTECIPA ALL’EVENTO EDUCABILITY SULLE SOFT SKILLS PER LA SCUOLA, TRA I RELATORI ANCHE RAFFAELE CIAMBRONE

Grande interesse in Italia

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Sono già molte le scuole italiane che hanno adottato questo approccio: tra queste ci sono una scuola primaria e secondaria di primo grado in provincia di Biella e ben quattordici istituti tra Milano e l’hinterland milanese. Insomma, c’è molto interesse verso questo metodo e in generale verso un cambiamento strutturale della scuola italiana. Da anni, infatti, sempre più genitori ma non solo, anche pedagogisti e insegnanti segnalano l’esigenza di una scuola diversa: più dinamica, più innovativa, più autentica, più rispettosa dei reali bisogni dei bambini e dei ragazzi. Dopo alcuni anni di sperimentazione quasi esclusiva nella scuola primaria, infatti, il metodo Modi link esterno verrà implementato in misura maggiore anche nella scuola secondaria di primo grado.

Lezioni più interattive

La prima grande innovazione riguarda le lezioni: basta lezioni frontali noiose, poco interattive, seduti al banco. La didattica è dinamica, spesso si svolge all’aperto o, se in classe, con banchi a “isole”, situazioni in ogni caso che prevedono una certa dinamicità, il movimento, la possibilità di sedersi a terra e di essere tutti allo stesso livello, bambini e insegnanti. A chi ha chiesto ai docenti coinvolti nel progetto se non si rischiasse, in questo modo, di avere classi “anarchiche” è stato risposto che anzi, il mal di pancia da scuola è sparito e le esigenze di muoversi ed esplorare dei bambini sono pienamente rispettate. Anche il bullismo viene combattuto, in questo nuovo sistema: le differenze vengono valorizzate, amate e si considerano un arricchimento. Altra peculiarità del metodo Modi è che i compiti a casa non esistono: aspetto molto gradito specialmente dalle famiglie.

Full immersion settimanale

Un’altra novità è la scansione oraria delle materie scolastiche è molto diversa da quella tradizionale, che conosciamo. Invece di distribuire giornalmente tutte le materie divise in ore, si preferisce una full immersion settimanale, in cui ogni settimana viene proposta una materia e approfondita. La motivazione dietro questa scelta di lavoro “a blocchi” o “cicli ritmici” è legata all’attenzione dei bambini. Approfondendo settimanalmente gli argomenti, infatti, si evita di stratificare contenuti molto diversi tra loro e di affaticare i bambini nella loro sfera cognitiva, sovraccaricare di lavoro e creare confusione.

Famiglie e insegnanti felici

Roberta Neglia, insegnante che lavora con il metodo Modi in una scuola di Milano, ha dichiarato: “Questo programma garantisce il benessere dei bambini. La dimensione del lavoro, spesso in gruppo oltre che individuale, consente a ognuno di trovare il suo spazio e di esprimere il potenziale. Il clima di interdipendenza positiva favorisce una forte motivazione“. 

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X