Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
APPRENDIMENTO

Non abbandoniamo la scrittura a mano, è uno strumento potentissimo per esprimere sé stessi

Nell’ultimo decennio, con l’esplosione della tecnologia in tutti gli ambiti della vita quotidiana e il suo ingresso preponderante anche nella didattica a scuola, ci si è posti molto spesso il dubbio che l’uso sempre più frequente di tablet, computer e altri dispositivi possa mettere a repentaglio l’importante abilità della scrittura a mano.

La scrittura per mezzo di tablet, computer e altri dispositivi è indubbiamente un grande vantaggio perché offre chiarezza, velocità, permette ai bambini ai ragazzi che sono affetti da un disturbo specifico dell’apprendimento di scrivere senza la difficoltà che il loro disturbo comporta in questa area e, inoltre, ciò che viene scritto e conservato su un dispositivo elettronico può essere facilmente condiviso.

Nell’ultimo anno e mezzo la tecnologia è stata fondamentale per poter portare avanti progetti di didattica a distanza senza i quali, che piacciano o no, la scuola non avrebbe potuto andare avanti.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ma scrivere a mano rimane sempre comunque un’attività a cui non rinunciare, una pratica da non perdere. Ecco i vantaggi della scrittura a mano e perché i nostri bambini e i nostri ragazzi non devono smettere di praticare questa abitudine.

● La scrittura a mano allena la coordinazione oculo-manuale. Scrivere, infatti, rinforza questa abilità, indispensabile per molte altre operazioni.

● Scrivere a mano permette di memorizzare informazioni in modo più facile e in fretta, perché nella scrittura a mano avvengono processi cognitivi di rielaborazione e di adattamento delle nuove conoscenze alle informazioni già in possesso.

● La scrittura a mano allena la manualità fine. Sviluppare la manualità fine consente di acquisire abilità necessarie anche ad altre attività importantissime. Oltre alla scrittura a mano, infatti, i bambini e i ragazzi dovrebbero esercitarsi anche in altre attività fino-motorie come allacciarsi le scarpe, ritagliare, fare nodi, colorare e dipingere.

● Scrivere a mano rinforza le competenze in ambito ortografico e la conoscenza delle regole grammaticali della propria lingua. Purtroppo, usando i tipici software di scrittura dei cellulari, dei tablet e dei computer, con i loro correttori automatici, si tende a perdere l’uso consapevole delle regole di ortografia e grammatica.

● Siccome scrivere a mano è un’operazione più lenta della scrittura attraverso una tastiera, quando scriviamo, per esempio, gli appunti di una lezione che stiamo ascoltando, siamo obbligati a selezionare le informazioni più importanti. Questo è un processo cognitivo molto importante, che allena l’attenzione e ci costringe a concentrarci maggiormente su ciò che stiamo facendo, migliorando la memorizzazione.

Sono stati compiuti alcuni studi in cui è stato dimostrato che bambini che scrivono a mano su carta e penna producono contenuti più ricchi e creativi di bambini che scrivono usando una tastiera. Un altro studio nel quale bambini che non sapevano leggere dovevano riprodurre una lettera dell’alfabeto a loro mostrata, ha dimostrato che i bambini che la riproducevano graficamente attivavano più aree del cervello di quelli che lo facevano attraverso una tastiera.

Per i bambini che si approcciano alla scrittura per la prima volta, nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia o nel primo anno della scuola primaria, la guida Le Discipline di Unica link esterno propone validissimi esercizi di pregrafismo che aiutano ad affinare la manualità in vista dell’apprendimento dei caratteri della scrittura.

In ogni caso, le mani sono il primo strumento verso cui ci approcciamo al mondo. Per conoscere gli oggetti e la loro forma, la loro consistenza e le sensazioni che ci arrecano usiamo le mani, il nostro istinto è di manipolare ciò che ci circonda. Quando ci troviamo davanti una penna, dei colori o altri strumenti per scrivere, siamo subito portati a prenderli in mano e tracciare su un foglio linee, simboli, segni.

La scrittura è un elemento irrinunciabile per la storia dell’umanità, difatti parliamo di distinzione tra preistoria e storia proprio quando l’uomo impara a scrivere.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X