Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
OPINIONI

Ode ai maestri. «Perché un vero insegnante non molla mai»

“C’è un duplice vantaggio nell’insegnare perché, mentre si insegna, si impara”. Lo diceva Seneca, ma lo pensiamo anche noi che, oggi, ricopriamo il ruolo di docenti. E se, da un lato, è vero che quello dell’insegnante è uno dei lavori più gratificanti al mondo, dall’altra parte è evidente che chiunque svolga questo lavoro è chiamato a non mollare mai.

È la posizione dell’autore e libraio Carlo Picca, che in una recente chiacchierata con Libreriamo link esterno ha sottolineato come le difficoltà del presente spesso mettano a dura prova la tenuta degli insegnanti, i quali, però, sostenuti dalla passione, non si arrendono facilmente.

Chiunque di noi sperimenti, o abbia sperimentato, la vita da docente, sa bene che l’autore pugliese non si sbaglia. Tra le fatiche della didattica a distanza, delle incomprensioni, e il peso della burocrazia, si riesce sempre a ritrovare quell’energia necessaria a non mollare, quel desiderio profondo di essere educatori, quella chiamata a vivere con gioia, grinta ed entusiasmo le relazioni con gli studenti e i colleghi.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Ed è forse l’empatia, come ricordato più volte dal filosofo Umberto Galimberti, a rendere possibile questa dinamica educativa: senza di essa, tutto crollerebbe in men che non si dica. Un’empatia che, talvolta, ci permettiamo di chiedere a chi non sperimenta sulla propria pelle le fortune, e le fatiche, di essere insegnante. Il ruolo di docente non è un’etichetta da applicare alla persona, ma è inscindibilmente legato ad essa. E come tutte le persone anche gli insegnanti possono vivere difficoltà e problemi, insieme a tutte le dinamiche tipiche della vita di ciascuno.

Perché se è vero, come è vero, che gli insegnanti non mollano mai, è altrettanto vero che la motivazione va sempre ritrovata e la passione riaccesa nelle relazioni interpersonali, con alunni, colleghi e famiglie.

Una buona scuola è certamente fatta di docenti appassionati, desiderosi di educare e disposti ad imparare. Una buona società è altresì formata da persone che sostengono e accompagnano coloro che, per vocazione e amore, si dedicano a camminare insieme agli adulti di domani.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI

1 commento su “Ode ai maestri. «Perché un vero insegnante non molla mai»”

  1. Bene non sono tre , però sono 2, 9 settimane fanno 56 giorni se aggiungiamo le ferie natalizie e pasquali arriviamo a circa 70 giorni quindi 2 mesi e dieci giorni pagati giustamente , chi ha queste ferie? E poi chi ci dice che molti insegnanti alla fine delle lezioni mattutine il pomeriggio lo occupino per lavorare ? Per cui per quello che guadagnano è fin troppo e basta con il lamentarsi , hanno una laurea? E allora tanti K’hanno e tanti non avrebbero neppure averla visto che non conoscono, molti, non tutti , i fondamentali della lingua italiana , ho sentito strafalcioni mega galattici detti da Professori, suvvia diamoci una calmata perché se gli alunni escono impreparati dalla scuola molto
    Lo si deve alla impreparazione di cosiddetti insegnanti, non esistono più gli insegnanti di una volta come gli uomini di una volta

I commenti sono chiusi.


Gli insegnanti italiani sono i più “anziani” d’Europa, solo 1 su 4 è soddisfatto dello stipendio

insegnanti italiani sono i più anziani d'europa

Come ogni anno, il rapporto internazionale OCSE TALIS torna a fotografare lo stato della scuola e il mondo degli insegnanti. In particolare, i risultati mostrano lo stato della classe docente italiana in relazione all’età, allo stipendio e alla soddisfazione personale. Un quadro che non possiamo certo definire sorprendente. Gli insegnanti italiani sono infatti i più anziani d’Europa, con un’età media di 48 anni e quasi la metà che ha superato…

La scuola, una volta esigente, non ha più ambizioni da quando qualcuno ha considerato la fatica qualcosa di novecentesco da non dover più fare

fatica qualcosa di novecentesco

Il futuro della scuola si fa sempre più incerto. A dirlo è Paolo Crepet che, in un’intervista al quotidiano La Stampa , ha tracciato un quadro poco rassicurante del mondo dell’educazione. Secondo lo psichiatra e sociologo, il cambiamento innescato dalla diffusione dell’intelligenza artificiale rischia di spegnere l’ambizione, la curiosità e la cultura del sacrificio. Di conseguenza, in un’epoca in cui tutto diventa immediato e semplificato, la scuola smarrisce il proprio…

Una mamma fa ricorso al Tar dopo la bocciatura della figlia con 5 insufficienze, 10 note e 2 sospensioni ma i giudici danno ragione ai prof

mamma fa ricorso dopo la bocciatura della figlia

Negli ultimi anni il rapporto fra scuola e famiglie si è incrinato. Quella che per lungo tempo è stata una solida alleanza educativa, fondata sul rispetto e sulla collaborazione, si è lentamente trasformata in un campo di tensioni continue. Insegnanti e genitori si trovano spesso su fronti opposti, e a farne le spese sono i giovani. Un caso emblematico arriva da Venezia, dove la bocciatura di una studentessa ha portato…

Troppo tempo davanti agli schermi peggiora i voti a scuola, lo conferma uno studio su 3000 bambini

troppo tempo davanti agli schermi

Che passare troppo tempo davanti a uno schermo non faccia bene ai bambini non è certo una novità. Paesi come la Francia hanno persino deciso di vietare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei più piccoli in determinati contesti. Ora però a ribadirlo con chiarezza è anche la scienza. Uno studio pubblicato su JAMA Networks Open ha trovato un collegamento fra l’abuso degli schermi nella prima infanzia e un peggior…

Per Valditara i social scatenano aggressività e diffondono un atteggiamento superficiale nei confronti delle relazioni umane

social scatenano aggressività

Dopo il divieto di usare lo smartphone a scuola anche per ragioni didattiche, è in arrivo un nuovo provvedimento che potrebbe cambiare ancora il rapporto fra i giovani e la tecnologia. Stavolta l’attenzione si sposta sui social media, in linea con quanto sta avvenendo in altri Paesi europei e del mondo. A parlarne, a margine di un evento sull’intelligenza artificiale, è lo stesso Giuseppe Valditara, che ha confermato l’esame di…

Lo stipendio iniziale annuo per un docente italiano è di 27.079 euro. In Germania e in Lussemburgo si parte da circa 60mila, più del doppio

stipendio iniziale annuo per un docente italiano

Il riconoscimento del lavoro e del ruolo degli insegnanti resta una delle questioni più discusse in ambito scolastico. E non si tratta soltanto di rispetto da parte di studenti e famiglie o di prestigio sociale, bensì anche di riconoscimento economico. D’altronde, non è un mistero che la retribuzione dei docenti italiani sia fra le più basse in Europa, con tendenze sempre più negative. Si lega alla questione il rapporto Eurydice…

Se un figlio si lamenta a casa perché ha avuto un voto basso, i genitori partono per fare il processo all’insegnante nel corridoio o in presidenza

processo all’insegnante

Il rapporto fra genitori e figli è sempre stato complesso, pieno di momenti indimenticabili ma anche di grandi incomprensioni. Si tratta di una tensione che, oggi più che mai, si riflette anche nel mondo scolastico, nei confronti del quale le famiglie assumono un atteggiamento di opposizione, chiusura. A parlarne è il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, che fedele al suo stile diretto, ha puntato il dito contro un atteggiamento…

Alunni giocano a calcio per strada ma vengono multati dai carabinieri: “Niente cellulare, niente pallone. Ma come dobbiamo crescere?”

multati da carabinieri

Smartphone vietati a scuola, adulti che si lamentano se i giovani passano troppo tempo online, eppure quando gli adolescenti scelgono di giocare all’aperto, arriva comunque una multa. È quanto successo a Murano, dove alcuni alunni della seconda media Vivarini sono stati sanzionati per aver giocato a calcio dove non era possibile, secondo il regolamento. Il caso ha fatto discutere non soltanto i genitori ma anche gli stessi ragazzini. Guidati dalla…

Una preside contraria al divieto dei cellulari in classe: “Didattica penalizzata, prima le lezioni erano più dinamiche”

contraria al divieto dei cellulari

Dal nuovo anno scolastico il divieto di usare il cellulare in classe è valido anche nelle scuole secondaria di secondo grado. Si tratta di una misura voluta dal ministro Giuseppe Valditara che ha raccolto molti consensi non soltanto in Italia, ma anche in Unione Europea. Non mancano tuttavia le voci critiche, fra cui spicca quella di una dirigente scolastica di Fano, in provincia di Pesaro, che parla di occasione persa….

Hai visto la novità?

X