Free cookie consent management tool by TermsFeed Generator
La rivista per la scuola e per la didattica
DISLESSIA

Un insegnante empatico è il miglior strumento compensativo per un alunno con DSA

“Certi professori non capiscono l’impegno e la fatica che ogni ragazzo con DSA affronta tutti i giorni per essere al passo con il resto della classe. Il più delle volte non viene riconosciuto e questo non aiuta l’autostima dei ragazzi”.

“E poi trovi con insegnanti che non sanno fare il loro dovere, non sanno affrontare la situazione, ed ecco che fanno danni nel corso del tempo e i ragazzi si portano dietro gli strascichi”.

“Anche io ho avuto molti problemi per mia figlia ma è stata aiutata dalla logopedista e da molti insegnanti che hanno creduto in lei… purtroppo non tutti gli insegnanti vogliono collaborare e hanno la tendenza a emarginare questi ragazzi”.

Anno scolastico 2025/26

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

Questi sono solo alcuni dei commenti, su un gruppo social, di genitori con figli con DSA. Ce ne sono tantissimi, ognuno riporta esperienze positive o negative, ma le esperienze negative hanno tutte un comune denominatore: insegnanti che non comprendono le difficoltà più intime degli alunni con DSA e tendono a peggiorare la situazione, spesso in modo scoraggiante, spesso in modo irreversibile.

Ogni alunno di qualsiasi ordine e grado di scuola ha obiettivi da raggiungere. Gli alunni con DSA possono usufruire di strumenti dispensativi (evitare di leggere a voce alta, avere un carico di lavoro minore…) o compensativi (uso di calcolatrice, uso di un lettore vocale…) che vengono pianificati da insegnanti e specialisti in sinergia, per aiutarli a raggiungere gli obiettivi con le loro capacità e competenze, senza che il DSA impedisca la loro fioritura, senza essere penalizzati.

Gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti compensativi e dispensativi si possono pianificare nel piano didattico personalizzato, condividere con genitori e specialisti e sottoscriverli. Ma quegli obiettivi e quegli strumenti non sono niente se alla base non c’è il miglior strumento compensativo, quello più importante: un insegnante empatico e attento.

Un insegnante attento è in grado di capire quando è ora di fare una pausa, quando il compito sta diventando troppo frustrante e l’autostima del ragazzo è a repentaglio, quando c’è bisogno di un’iniezione di autostima, quando quella cosa, il ragazzo, davanti agli altri proprio non vuole farla. Un insegnante empatico prende metaforicamente per mano il suo alunno  per accompagnarlo nell’apprendimento, perché per gli alunni con DSA il viaggio è un po’ più difficile ma è possibile.

LEGGI ANCHE: L’importanza dei libri facilitati accostati ai sussidiari. Ma attenzione: non sono tutti uguali!

Nessuno si sognerebbe di pretendere che un pesce voli o che una tartaruga corra: gli alunni con DSA possono fare molto e raggiungere risultati brillanti se in possesso degli strumenti che abbattono le loro barriere. Lo strumento più grande e che può fare davvero la differenza è un insegnante che abbia davvero coscienza di questi strumenti e della loro applicazione, ma che non si limiti ad applicarli in modo fiscale e didascalico.

Indubbiamente non è facile e non si può leggere nella mente dei ragazzi, si deve, anzi, incoraggiare la comunicazione: è necessario però tenere a mente che spesso i ragazzi con DSA si sentono in una terra di mezzo, devono sapere invece che vengono visti e le loro emozioni contano.

A volte basta uno sguardo per comprendere che c’è bisogno di un aiuto che vada oltre la calcolatrice o la tavola pitagorica.

E tu cosa ne pensi del buon insegnante come miglior strumento compensativo per studenti con dislessia? Condividi il contenuto e scorri verso il basso per scoprire altre interessanti notizie.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Le penna rossa “urla” l’errore mentre quella verde è più gentile. Ma è davvero così?

penna rossa

Da sempre la penna rossa è associata, in ambito scolastico, alle correzioni dell’insegnante. Che sia su un compito in classe o su un esercizio, è il segno inconfondibile di errori o dimenticanze da parte degli studenti. Eppure, da diverso tempo ormai anche questo (vecchio) pilastro della scuola sta cambiando. Sempre più insegnanti infatti scelgono di usare una penna verde per le loro correzioni e non più una rossa, con un…

Lanciata una petizione per tenere le scuole aperte anche a giugno e luglio ma con pause più lunghe durante l’anno scolastico

pause più lunghe durante l’anno scolastico

In Italia si va a scuola da inizio settembre a inizio giugno, con date che possono variare da regione a regione per ragioni climatiche e sociali. Si tratta di un’organizzazione dell’anno scolastico che ormai è in vigore da tantissimo tempo, e che in molti stanno pensando di cambiare. Dopo il caso dell’Emilia Romagna, in cui la giunta regionale ha proposto una simile modifica al calendario, adesso arriva anche una petizione…

Docenti, insegnanti di sostegno e ricercatori italiani sono forse le persone più maltrattate d’Italia, il professore è visto solo come un nemico

persone più maltrattate d’Italia

“Oggi professori, insegnanti di sostegno e ricercatori sono forse le persone più maltrattate d’Italia”. Queste sono le parole, senza mezzi termini, di Arianna Porcelli Safonov in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera , in cui parla del senso dell’istruzione oggi. Benché le contraddizioni del sistema scolastico italiano siano sotto gli occhi di tutti, l’attrice porta all’attenzione una questione fondamentale. Oggi infatti i bambini vengono visti come essere perfetti e intoccabili,…

Chi scrive a mano pensa meglio, la scrittura a mano è un superpotere per imparare. Lo dimostra uno studio norvegese

Chi scrive a mano pensa meglio

Con il recente aggiornamento delle indicazioni nazionali per il primo ciclo, torna in auge il dibattito sull’importanza del corsivo e, in generale, della scrittura a mano. Si tratta infatti di un’attività la cui importanza è passata in secondo piano, in un’epoca come la nostra, ma che nondimeno risulta fondamentale nel processo di sviluppo dei ragazzi, e non solo. Lo confermano le tante testimonianze di esperti e diversi studi, secondo cui…

ChatGpt ci rende davvero stupidi? La risposta ufficiale arriva da uno studio del MIT

chatgpt ci rende stupidi

L’intelligenza artificiale è oggi parte integrante della nostra vita quotidiana, che sia utile per lavoro, svago o anche come aiuto nei compiti scolastici. Si tratta di uno strumento dalle grandi potenzialità il cui uso va regolato, soprattutto in ambito educativo. Meno spesso si parla invece degli effetti che l’uso dell’intelligenza artificiale può avere sull’attività cerebrale. A farlo è un recente studio del Media Lab del MIT , secondo cui l’uso…

Crepet: “Da quando abbiamo smesso di bocciare, la scuola ha perso autorevolezza. Si può invertire la rotta solo attraverso il merito”

abbiamo smesso di bocciare

La scuola di oggi non sa più formare le nuove generazioni: ha perso autorevolezza e manca di figure adulte capaci di guidare davvero i ragazzi. Questo in breve il duro giudizio di Paolo Crepet sul sistema scolastico italiano, dato in diverse interviste e interventi recenti. Ma non è tutto qui. Secondo il sociologo, infatti, è l’intero modello educativo ad attraversare una fase di profonda crisi, dalla scuola agli studenti, da…

Ora è ufficiale: smartphone vietati alle superiori, Valditara firma la circolare. «È per il benessere degli studenti»

smartphone vietati alle superiori

Dal prossimo anno scolastico, anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dovranno lasciare lo smartphone nello zaino. Come già annunciato in TV, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha infatti firmato la circolare che vieta l’uso del telefono anche nel secondo ciclo. Anche per scopi didattici. La stretta è giustificata, sostiene Giuseppe Valditara, dalla necessità di tutelare l’apprendimento e il benessere degli studenti. Ma, nonostante le molte voci…

Troppi ricorsi contro le pagelle, per l’esperto i genitori sono rimasti immaturi e si comportano da “adultescenti”

Troppi ricorsi contro le pagelle

A nessuno piace ricevere una pagella con voti troppo bassi, soprattutto se inferiori alle aspettative. Rispetto a poco tempo fa, tuttavia, è cambiato il modo in cui essi vengono recepiti dalle famiglie: non più come incentivo a migliorare, ma come un torto a cui porre rimedio. E così, come riporta Il Messaggero , negli ultimi anni sono aumentati i ricorsi contro le pagelle da parte dei genitori, e non è…

La scuola primaria mantiene una parvenza di educazione, poi dalle medie in poi è un disastro

dalle medie in poi è un disastro

Umberto Galimberti non è certo nuovo a opinioni divisive, soprattutto relative al mondo della scuola. Se spesso il filosofo si è concentrato sul declino degli insegnanti, troppo interessati alle nuove tecnologie o troppo innamorati dello stipendio, adesso è il turno dei genitori e del loro ruolo. Durante un recente intervento , infatti, Galimberti ha avuto modo di analizzare la crisi della scuola a partire dal fallimento della famiglia. Con alcune…

Studenti senza ansia e docenti valorizzati, ecco come funziona la scuola in Estonia

la scuola in Estonia

È il sogno di ogni studente: andare a scuola e non dover seguire per forza le lezioni. Non è un film, ma un modello di scuola molto apprezzato da docenti, famiglie e alunni: quello dell’Estonia, che sta guidando una vera e propria rivoluzione educativa a livello europeo. Una scuola più legata alle competenze che ai contenuti, stipendi più alti per i docenti, stop alle cosiddette “classi-pollaio” da 30 studenti, un…

Hai visto la novità?

X