La rivista per la scuola e per la didattica
NOTIZIE

Una scuola ha detto stop al registro elettronico: “Gli alunni ritorneranno a scrivere i compiti sul diario, non sono più autonomi e responsabili”

L’istituto comprensivo Barsanti di Firenze ha preso una decisione sorprendente: ha deciso di abbandonare il registro elettronico per i compiti a casa degli alunni delle medie. Questa mossa, approvata dal consiglio d’istituto, ha lo scopo di limitare la dipendenza degli studenti dai cellulari.

Dal 19 febbraio al 4 marzo, gli esercizi da fare a casa e le pagine da studiare saranno dettati in classe e registrati su un registro cartaceo sulla cattedra. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla prassi attuale, in cui i compiti vengono inseriti su piattaforme elettroniche accessibili ai genitori e agli studenti.

Il dirigente, Marco Menicatti, ha spiegato che questa decisione mira a promuovere l’autonomia degli studenti nella gestione dei compiti e a ridurre l’uso eccessivo dei cellulari. Menicatti ha sottolineato che, nonostante la comodità del registro elettronico, i ragazzi spesso trascurano di riportare i compiti nel diario cartaceo, preferendo attendere che siano caricati online.

Anno scolastico 2024/25

Adotti un nuovo sussidiario?

Con i nuovi corsi del primo e secondo ciclo per la scuola primaria del Gruppo Editoriale ELi hai un vero e proprio Kit docente in esclusiva per te

kit docente 2024

 “La motivazione di tale ‘esperimento’ – come scritto nella circolare – è l’evidenza riscontrata che l’impegno educativo di docenti e genitori di limitare la dipendenza degli alunni dal cellulare sia in contrasto con il fatto che sia proprio la scuola a imporne, concretamente, l’uso, costringendo gli alunni alla consultazione frequente del cellulare stesso per sapere quali siano i compiti per casa. Oppure a dipendere dai genitori per l’espletamento di un compito che è solo scolastico”

Questo cambiamento richiederà un nuovo approccio in classe: i docenti non dovranno più inserire i compiti sul registro elettronico, e gli studenti saranno responsabili di appuntare correttamente i compiti assegnati nel diario cartaceo. Si ritornerà così all’uso dei compiti scritti sulla lavagna, e i genitori dovranno monitorare attentamente i compiti dei loro figli per garantire che siano completati correttamente.

Il dirigente ha invitato docenti e genitori a valutare questa sperimentazione e ha annunciato che, al termine del periodo di prova, verranno prese in considerazione ulteriori decisioni riguardo alla continuazione di questa prassi.

Secondo il professor Menicatti, questo passo indietro è necessario per riacquisire competenze di base come prendere appunti con la penna e per promuovere l’attenzione e l’autonomia degli studenti. L’uso del registro elettronico, sebbene conveniente, ha fatto perdere di vista tali competenze, e la scuola non dovrebbe essere un mezzo per introdurre obbligatoriamente gli studenti nel mondo digitale.

“È un sasso nello stagno, una prova che non vuol certo essere la soluzione ai mali della dipendenza da smartphone – dice il preside del comprensivo Barsanti, Marco Menicatti intervistato da La Nazione – Noto che si stanno perdendo delle competenze di base. Ad esempio, chi è assente non ci pensa proprio a chiamare un compagno per conoscere i compiti. Perdiamo competenze, in nome della comodità. Così, noi vogliamo spronare i ragazzi ad ‘arrangiarsi’ un po’ e stimolare una discussione”

L’istituto comprensivo Barsanti di Firenze sta intraprendendo un esperimento significativo nel tentativo di riequilibrare l’uso della tecnologia e promuovere competenze essenziali tra gli studenti. Resta da vedere se questa decisione avrà l’effetto desiderato e se verrà adottata anche da altre istituzioni scolastiche.

LEGGI ANCHE
Maestra smette di assegnare compiti ai suoi alunni perché li ritiene inutili: “A casa si sta con la famiglia”

COME NE PENSANO GLI ALTRI DIRIGENTI SCOLASTICI

Con la crescente integrazione della tecnologia nell’istruzione, il ruolo del registro elettronico nelle scuole è diventato un argomento di discussione sempre più rilevante. In un’intervista concessa a La Nazione, due dirigenti scolastici hanno offerto visioni diverse su questo tema cruciale. “Fosse per me, userei solo il registro elettronico, perché è comodissimo. Non vedo la necessità di tornare indietro – il parere di Francesca Cantarella, preside dell’istituto comprensivo Vespucci di Firenze – Io faccio adottare il sistema misto, app-diario, perché ho molti genitori che non parlano italiano ed avrebbero difficoltà col registro elettronico, anche dal punto di vista informatico. I compiti scritti sul diario possiamo invece farli tradurre al mediatore… Insomma, personalmente non posso fare a meno della carta. Ma è un surplus di lavoro, soprattutto a inizio anno”.

Mentre secondo Ludovico Arte, Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze “Io più che altro punterei a sperimentare situazioni in cui i ragazzi stanno per un po’ di tempo senza smartphone. Se andiamo a verificare, vediamo che su ClasseViva i ragazzi stanno pochi minuti al giorno. Ormai il registro elettronico è come il navigatore per chi viaggia: impossibile farne a meno. Sono comunque curioso sui risultati dell’esperimento. Sono il primo a dire che il problema dell’abuso di tecnologia c’è e va affrontato seriamente”.

CONDIVIDI L'ARTICOLO

ARGOMENTO

SI È PARLATO DI


Siamo nell’era del post-narcisismo, i genitori vogliono che i figli siano sé stessi ma a modo loro

sii te stesso ma a modo mio

Gli ultimi decenni hanno visto grandi cambiamenti nel rapporto fra genitori e figli. In fondo, la società si riflette nel modo in cui gli adulti si approcciano ai ragazzi e, di converso, nel modo in cui questi ultimi rispondono alle sollecitazioni dei primi. Ne parla Matteo Lancini, in un intervento durante la trasmissione Splendida Cornice in onda su Rai 3. Secondo lo psicoterapeuta, dalla famiglia autoritaria si è passati a…

Negli Stati Uniti vogliono inserire “nuoce gravemente alla salute” anche sugli smartphone

nuoce gravemente alla salute

Che gli smartphone e i social media abbiano una grande influenza sui giovani, è ormai fuor di dubbio. Sono in molti a vedere nella tecnologia una risorsa da utilizzare nella formazione dei bambini e dei ragazzi, ma ciò non vuol dire che non si debba essere consapevoli dei loro pericoli. Proprio per questo, una proposta che arriva dagli Stati Uniti è destinata a far discutere: se accolta, sui social media…

L’85% degli italiani ha il diploma, ma i laureati si fermano al 29%. La media europea è al 42%

85-degli-italiani-ha-il-diploma

Gli ultimi decenni hanno visto un notevole miglioramento nel livello di istruzione dei giovani. A dirlo non sono singoli docenti o esperti del settore, ma il rapporto annuale ISTAT per l’anno 2023 , pubblicato di recente. Si tratta di dati davvero interessanti e per certi versi sorprendenti che, tuttavia, non possono nascondere il grande lavoro sull’istruzione ancora da fare. Migliorato il livello di istruzione Come vedremo anche nei prossimi paragrafi,…

La rivelazione della preside: “Alcuni alunni hanno richiesto di essere bocciati perché costretti dai genitori a frequentare lo scientifico”

frequentare lo scientifico

La scelta della scuola secondaria di secondo grado è uno dei momenti più importanti nella crescita dei giovani, ma non sempre avviene in autonomia. Spesso infatti i genitori non si limitano ad accompagnare i loro figli verso l’indirizzo che preferiscono, ma finiscono per imporre un’altra scuola, quasi sempre il liceo. E proprio in un liceo scientifico di Roma, il Newton, è scoppiata una protesta inusuale: alcuni studenti hanno deciso di…

Cena di fine anno della classe: gli studenti “interrogano” i professori con una verifica di cultura generale, logica e matematica

studenti interrogano i professori

Di solito sono i docenti a preparare le verifiche in classe e condurre le interrogazioni degli studenti. Questi ultimi possono soltanto (provare a) rispondere e dimostrare così la loro preparazione. Che i ruoli si invertano accade molto raramente, e pertanto vale la pena parlarne: il contesto è quello di una cena di classe di fine anno, dove stavolta sono stati gli studenti a interrogare i loro insegnanti. Vediamo com’è andata….

Giorgio Parisi agli insegnanti sull’intelligenza artificiale: “È fondamentale far capire agli alunni che l’AI va governata e non temuta”

giorgio parisi agli insegnanti

Fra gli strumenti che promettono di rivoluzionare il quotidiano, l’intelligenza artificiale è senza dubbio quello che fa discutere di più. Le potenziali ricadute delle IA sono infatti enormi in tutti gli ambiti della società, da quello lavorativo a quello culturale, fino a quello scolastico. Tenta un approccio diverso il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi che, intervenuto alla Repubblica delle Idee, ha rimarcato il ruolo della scuola nell’uso delle…

Semplificare il mondo dei bambini è la chiave per la loro serenità

Semplificare il mondo dei bambini

Spesso si parla di come oggi i bambini siano sempre più maleducati e irrispettosi, soprattutto verso i genitori e gli insegnanti. Individuare le cause non è semplice, ma comportamenti del genere non costituiscono l’espressione del loro carattere quanto la risposta a una società sempre più restrittiva. Come spesso accade, per comprendere questa situazione è necessario partire dalla famiglia, in cui spesso si condensano le ragioni per cui educare i bambini…

Il metodo Montessori sarà esteso anche alle scuole secondarie di primo grado: già dal prossimo anno le prime richieste, ma con alcuni limiti

metodo montessori alla secondaria di primo grado

Sviluppato all’inizio del Novecento, il metodo Montessori prevede l’educazione dei bambini nel rispetto dei loro ritmi di apprendimento e della loro autonomia. Se finora questo metodo è stato applicato nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, la situazione è destinata a cambiare. Il disegno di legge riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, infatti, prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto…

“Se non avete capito, chiedetemi di rispiegare anche mille volte”: quando l’educazione passa dalle parole dell’insegnante

rispiegare

Molto spesso guardiamo agli insegnanti come a delle figure il cui compito è soltanto quello di trasmettere delle nozioni, ma in realtà il loro ruolo è molto più importante. Spesso basta cambiare il proprio approccio nei confronti degli alunni, o anche partire dalle parole giuste. Lungi dall’essere soltanto sequenze di suoni e lettere, le parole giuste possono fare la differenza nel percorso e nella crescita degli studenti, ma anche mostrare…

Gratteri: “Gli alunni imparino a rispettare gli insegnanti, fare i compiti, studiare ed essere ordinati. Io lo facevo grazie ai miei genitori”

rispettare gli insegnanti

Fra i valori fondamentali che un bambino deve apprendere ci sono il rispetto per le regole, il rispetto per gli insegnanti e il rispetto per i loro voti. È questa la posizione espressa da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica, durante l’evento dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Sud Italia. Tenutasi di recente a Napoli, la festa ha rappresentato l’occasione per riflettere sull’importanza delle regole e sul ruolo che le…

great

Hai visto la novità?

X

estate al via 2024