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Carta e penna tornano protagonisti, gli studenti di una scuola scrivono lettere a mano e vanno alle Poste per spedirle come una volta

Sostituita da tastiere e touchscreen, computer e applicazioni digitali, la scrittura a mano sta lentamente scomparendo. Proprio come avviene con il corsivo, anche la pratica della scrittura manuale viene impiegata sempre meno sia nella vita quotidiana sia a scuola.

Pertanto, sono da accogliere con entusiasmo iniziative il cui obiettivo è riscoprire il valore di questa pratica. Un esempio concreto arriva da una scuola primaria di Terme Vigliatore, in provincia di Messina, in cui insegnanti e alunni hanno dato vita ad un progetto speciale: far provare ai bambini l’emozione di scrivere una lettera a mano. Da spedire come si faceva un tempo, ovviamente.

L’iniziativa

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Come riporta Messina Today link esterno, l’iniziativa ha permesso ai giovani alunni di una scuola primaria siciliana di scrivere a mano una lettera e di spedirla tramite il tradizionale sistema postale. Proprio l’ufficio di Terme Vigliatore ha infatti aperto le sue porte a questi nuovi clienti, spiegando come funzionano le spedizioni passo dopo passo. Queste le parole del direttore:

Abbiamo accolto con entusiasmo i bambini del nostro territorio e la splendida iniziativa che, come ufficio postale, ci vede coinvolti. La tradizionale lettera scritta di proprio pugno è ancora un mezzo importante da supportare e ha un valore che merita di essere trasmesso alle generazioni più giovani.

Dopo la spiegazione da parte degli impiegati dell’ufficio postale, i bambini si sono radunati intorno alla cassetta delle lettere, rigorosamente rossa, e hanno imbucato i loro messaggi. Adesso non resta loro che attendere l’avvenuta consegna delle lettere.

IL PIACERE DI SCRIVERE A MANO

La giornata speciale vissuta dagli alunni di Terme Vigliatore è stata il culmine di un percorso didattico dedicato all’importanza della scrittura a mano. E non c’era miglior modo di farlo se non con un’iniziativa concreta e coinvolgente, gita all’ufficio postale inclusa. Lo ribadisce la stessa dirigente scolastica:

Il piacere di scrivere a mano in alternativa alle modalità elettroniche e telematiche sempre più in uso. Anche così abbiamo voluto ridare dignità al formidabile mezzo di comunicazione ed espressione che è la lettera scritta a mano.

Si tratta infatti di uno strumento di espressione e apprendimento che va ben oltre la semplice grafia di segni alfabetici su un foglio di carta. La scrittura a mano stimola la memoria, migliora la capacità di concentrazione e favorisce lo sviluppo del pensiero critico.

Eppure, oggi questa abilità rischia seriamente di scomparire.

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Negli anni sono tante le voci che si sono sollevate a difesa della scrittura a mano, tutte da punti di vista diversi e originali:

  • il presidente onorario dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, per esempio, rapporta la scomparsa della scrittura a mano all’uso corretto della lingua italiana, sempre più a rischio;
  • per la scrittrice Susanna Tamaro la questione è collegata all’abuso che oggi i giovani fanno dei social media, che andrebbero vietati proprio a favore della scrittura a mano;
  • c’è poi Vincenzo Schettini, volto noto del web e fondatore del progetto La fisica che ci piace, secondo cui è importante riscoprire la lentezza nella propria vita, la noia, anche tramite la scrittura a mano.

Insomma, le voci sono parecchie e tutte additano la crisi senza fine di un’abilità il cui destino sembra ormai segnato. Proprio per questo, iniziative come quella della scuola primaria di Terme Vigliatore fanno ben sperare: diciamo spesso che bisogna ricominciare dall’educazione, dalla scuola. Magari iniziando a scrivere a mano una lettera da spedire in modo tradizionale.

Un gesto che sembra semplice, ma che ancora oggi ha un’importanza fondamentale.

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