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GESTIONE DELLA CLASSE

Accoglienza e rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza, kit didattico completo da scaricare

L’accoglienza fa bene non solo a chi viene accolto, ma anche a chi accoglie. Un lavoro ben impostato sull’accoglienza aiuterà ad affrontare più serenamente il nuovo anno scolastico. È dunque importante, nel momento in cui si ritorna in classe, dimostrare che ci si ritrova ancora una volta “insieme”, pronti a percorrere un altro pezzo di strada.

STARE BENE INSIEME

L’insegnante inviterà gli alunni ad “accogliersi” tra loro, perché un’atmosfera di accettazione reciproca fa stare bene insieme. È bene, quindi, creare occasioni in cui lavorare in gruppo, in situazioni di “reciproco insegnamento”, dove tutti possono imparare dagli altri e insegnare agli altri (Cooperative learning). Dal momento che si trascorrono molte ore della giornata insieme è bene stabilire alcune regole di “convivenza civile” puntando sulla positività, evitando, cioè, i “non si deve”. Verrà quindi dedicata una parte del tempo a spiegare agli alunni quali saranno i cambiamenti nell’organizzazione del tempo a scuola.

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Pronti per la prova Invalsi 2024?

Le Prove Nazionali INVALSI 2024 si svolgeranno da marzo a maggio. L’arco temporale e le date di somministrazione variano in base al grado scolastico e alle materie.

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CHE COSA SI STUDIERÀ?

I contenuti didattici che gli alunni dovranno affrontare durante l’anno scolastico sono più complessi; sarà quindi di grande aiuto fornire loro una spiegazione che li coinvolga e li renda consapevoli degli scopi per i quali si introducono modalità diverse nell’affrontare le diverse discipline (l’analisi dei testi, la comprensione, il riassunto, la stesura di brevi testi, lo studio delle discipline).

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

I bambini non hanno ancora chiaro il valore formativo dell’istruzione. Per loro è importante il risultato immediato. Per loro la valutazione è il voto: bello o brutto. L’insegnante deve quindi aiutare a vivere il momento della valutazione come una modalità per capire quali sono le potenzialità e i limiti di ciascuno, spiegando dove sono avvenuti i progressi e dove invece permangono criticità. Per questo l’insegnante spiegherà che la valutazione di un elaborato non è mai relativa alle capacità del singolo alunno, ma che è sempre una relazione tra capacità, potenzialità e anche impegno. L’introduzione del concetto di autovalutazione è fondamentale per prendere coscienza dei traguardi che ciascuno si può porre e del percorso fatto sia in senso positivo sia, talvolta, in senso negativo. La capacità di valutare le proprie capacità e i propri limiti è una delle competenze che gli alunni devono raggiungere. L’autonomia di giudizio sul proprio operato deve essere dunque uno degli obiettivi dell’insegnante. Certo non è semplice educare ciascun allievo a saper esprimere una valutazione sul livello dei risultati raggiunti: c’è chi tende a sovrastimarsi e chi a sottostimarsi. Da qui deriva la necessità far conoscere agli alunni gli obiettivi che ci si pone e i risultati a cui si deve arrivare ma, soprattutto, a cui si può tendere. Se nei primi giorni di scuola l’insegnante presenterà il percorso, potrà poi periodicamente invitare gli alunni ad autovalutare il percorso svolto, per prendere coscienza di quali siano stati i progressi fatti e, se necessario, le fragilità su cui inter venire, senza avere paura degli errori compiuti.

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Rilevazioni delle abilità iniziali in classe terza

L’insegnante è consapevole del percorso didattico intrapreso lo scorso anno, ha presente quali erano i traguardi raggiunti dal gruppo classe e da ciascun alunno singolarmente, ma deve accertarsi del livello di mantenimento di conoscenze e competenze che si ritenevano acquisite. Proporre agli alunni prove per la rilevazione delle loro abilità iniziali non solo è indispensabile per la pianificazione di un percorso veramente adeguato, ma trasmette il messaggio che non si è “messo in soffitta” quanto fatto. Permette di introdurre la prassi di rivedere e riconsiderare insieme e metodicamente gli apprendimenti. Le prove di ingresso devono essere spiegate agli alunni nella loro sostanza e nella loro finalità. In questo modo non sembreranno la “trappola” di inizio anno!

OBIETTIVI

La somministrazione di prove di ingresso deve avere i seguenti obiettivi di valutazione:

  • la motivazione scolastica;
  • gli aspetti socio-relazionali;
  • l’autonomia;
  • i livelli di attenzione;
  • gli interessi;
  • le capacità cognitive;
  • gli stili di apprendimento;
  • le abilità relative ai diversi contenuti della programmazione.

Fatta eccezione per gli alunni con DSA o BES , in questa Guida sono proposte prove standardizzate, perché permettono di rilevare come si colloca la prestazione di ogni alunno e valutare il livello della classe nel suo insieme.

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Prove per la rilevazione delle conoscenze e delle abilità

Per la rilevazione del livello delle conoscenze e delle abilità iniziali sono presenti alcune schede relative ad aspetti specifici.

Ascolto e comprensione

L’ascolto di un brano letto dall’insegnante sarà di aiuto per comprendere i tempi di attenzione degli alunni. Quest’anno i momenti di lezione frontale che richiedono un impegno attentivo saranno necessariamente dilatati. Seguire le spiegazioni necessarie per ricevere informazioni sui diversi argomenti delle discipline di studio sarà una delle abilità richieste.

Lettura

La velocità nella lettura e l’espressività nella lettura, relativamente ai livelli standard della classe, dovrebbero essere traguardi raggiunti dalla maggior parte dei nostri alunni. L’insegnante può decidere di utilizzare questo tipo di prova soltanto per verificare le abilità e gli eventuali miglioramenti di alcuni alunni.

Comprensione

È consigliabile stabilire e comunicare agli alunni un tempo massimo per l’esecuzione della prova, calibrato sul livello raggiunto dagli alunni della classe.

Correttezza ortografica

Il dettato è fondamentale per testare la correttezza ortografica.

Frasi con difficoltà crescenti:
– Nel bosco si vedevano i colori dell’autunno.
– Cominciavano anche a cadere le foglie dagli alberi.
– Uno scoiattolo se ne stava su un ramo a osservare la vita del prato.
– Tra le radici della vecchia quercia c’era un’apertura.
– Era l’ingresso della casa degli gnomi di montagna.

Scrittura

La stesura di un breve testo guidato permetterà di rilevare la capacità di organizzare l’esposizione di un pensiero e la correttezza ortografica nell’autodettatura.

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